Napoli, omofobia all’ospedale Annunziata. La vittima: “Secondo la psicologa l’omosessualità è forma di squilibrio e moda del momento”.

Una presunta vicenda d’omofobia, compiuta in ambito sanitario, ha destato la nostra attenzione un anno fa.
Si tratta del caso segnalato da una giovane studentessa universitaria al Comitato Arcigay di Napoli e all’Ordine degli Psicologi della Campania. 
A distanza di un anno e dopo un silenzio lungo 365 giorni chiediamo chiarimenti alla Commissione Deontologica dell’Ordine Degli Psicologi della Campania.

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Gentile Commissione Denontologica dell’Ordine degli Psicologi della Campania,

 

Il Comitato Provinciale Arcigay “Antinoo” di Napoli è lo storico comitato che da 35 anni lavora sul territorio napoletano e campano in difesa ed a tutela delle istanze della popolazione LGBT. È in merito a tale linea di azione e sulla scorta della comune tutela e garanzia nei riguardi dei cittadini utenti che Vi scriviamo ed, in particolare, a seguito della seganalazione partita lo scorso 01/08/2018 da parte della Sig.ina XXXXX XXXXXXX riguardante la condotta della Psicologa XXXXXXXX XXXXXXX (in allegato la documentazione) di cui l’Ordine degli Psicologi della Campania ha preso visione lo scorso 02/08/2018 (in allegato la documentazione).

All’attenta lettura della segnalazione inviata, di cui riportiamo alcuni stralci:

«…la psicologa, distaccandosi dal mio caso specifico, ha asserito che gli omosessuali sono affetti da uno squilibrio psichico inevitabile, dal momento che l’uomo e la donna sono e restano complementari a prescindere dalle scelte che si effettuano in fatto di partner […] l’omosessualità […] ha affermato che […] è stata depennata dall’elenco delle patologie mentali soltanto per via di pressioni politiche sopravvenute […] L’omosessualità è una moda, ha chiosato alla fine, abbinandovi un “ma non è detto che sia il tuo caso” »

ci sembra che vengano riportati fatti che, se appurati, farebbero emergere condotte del tutto incompatibili con il Codice Deontologico degli Psicologi, le cui norme hanno l’obiettivo di offrire le massime garanzie all’utenza. Infatti ad ogni psicologo è fatto obbligo di una piena e consapevole conoscenza ed osservanza di tutto quanto recita il Codice Deontologico (cfr Art . 1 – Capo I – Principi generali ) e garantisce il rispetto della dignità di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni non operando discriminazioni in base all’orientamento sessuale (cfr Art . 4 – Capo I – Principi generali) e raccomanda agli psicologi adeguata formazione ed aggiornamento la cui violazione determina un illecito che è sanzionato sulla base di quanto stabilito dall’ordinamento professionale (cfr Art . 5 – Capo I – Principi generali).
A tali osservazioni contenute nel Codice Deontologico degli Psicologi, inoltre, si aggiungono alcuni concetti fondamentali (cfr Par. 3 – Linee Guida per il lavoro psicologico con persone omosessuali: questioni etiche e deontologiche. Retrived on line: https://www.psicamp.it/…/2832-linee%20guida%20lavoro%20psic… ) raccomandati da Codesto Ordine nel lavoro psicologico con le persone omosessuali:

«
– In relazione all’orientamento sessuale dei propri clienti omosessuali, ci si aspetta dallo psicologo il pieno rispetto di tale orientamento così come della dignità e del diritto alla riservatezza di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni. 
– Altresì, ci si aspetta dallo psicologo che si relazioni con i clienti omosessuali evitando l’interferenza di stereotipi o di altre forme di pregiudizio (come l’uso di un linguaggio sessista o omofobo) e che si astenga dall’uso di etichette umilianti o dispregiative.
– Ad ogni psicologo, deve essere presente e chiaro il concetto di “non” discriminazione nei confronti di clienti omosessuali, tenendo bene in considerazione come un orientamento sessuale diverso dall’eterosessuale “non” è indicativo di un disturbo psicologico. 
– La considerazione che “omosessualità è una variante normale della sessualità umana” faciliterà lo psicologo nel rispettare l’obbligo di astenersi fermamente dal mettere in atto tentativi di modificare l’orientamento sessuale di una persona attraverso qualsiasi forma di trattamento psicologico. 
»

Inoltre, seguendo come riferimento il documento “COMMISSIONE DEONTOLOGIA: OBIETTIVI E FUNZIONI” (retrived on line: https://www.psicamp.it/…/2833-commissione%20deontologica-ca…) e considerando che – a distanza di un anno e sulle informazioni in nostro possesso (le dichiarazioni della ricorrente) – non è stata ancora disposta audizione della ricorrente ne tanto meno comunicata a quest’ultima l’archiviazione o l’apertura di un procedimento è possibile per noi presumere che la fase istruttoria – a distanza di un anno – non sia ancora conclusa.

Sulla base di quanto rappresentato, la seguente è, quindi, per chiederVi aggiornamenti rispetto alla segnalazione inviata sollecitando, al tempo stesso, un celere accertamento di quanto accaduto.
Per il Comitato Provinciale Arcigay “Antinoo” di Napoli – se i fatti dovessero essere appurati – è fonte di intensa preoccupazione l’idea che a distanza di un anno possa essere ancora presente e attiva un/a professionista psicologa che lede in maniera così grave la dignità delle persone omosessuali ed il loro diritto di accesso al dispositivo di cura psicologico.

Certi di un Vostro riscontro, con piena fiducia nel Vostro operato e con l’auspicio di un rapido e pieno accertamento delle responsabilità porgiamo cordiali saluti.

Il Consiglio Direttivo del Comitato Provinciale Arcigay “Antinoo” di Napoli