Apprendiamo sui social di un post del sig. Andrea Viscovo, consigliere comunale e già Sindaco di Volla, finalizzato a strumentalizzare, ancora una volta in modo scomposto e fazioso, l’avvio di una manifestazione d’interesse del Comune in merito a un piccolo progetto per l’inclusione delle perone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender). Post a cui fa eco il Presidente del Consiglio comunale di Volla, Ivan Aprea, il quale sostiene che “sono altre le cose che bisogna trasmettere ai ragazzi”.
Innanzitutto ci sorprende come uomini delle Istituzioni, uno già Sindaco e l’altro attuale Presidente del Consiglio comunale cittadino, prima di scagliare irresponsabilmente la macchina dell’odio dei social contro soggetti a rischio di esclusione, marginalità e discriminazione, non si informino correttamente circa le questioni di cui espongono con tanta passione e ardore politico. Il sig. Viscovo, ignora ed è grave se in buona fede, proprio per il ruolo che ricopre, che il progetto di cui parla parte da un finanziamento della Città Metropolitana di Napoli per l’ampliamento della rete READY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) e che tali fondi sono vincolati proprio all’inclusione delle persone LGBT vittime di discriminazione e marginalità sociale, opportunità che il Comune ha virtuosamente intercettato, senza per questo nulla togliere ad altro, dando una piccolissima (e rara) possibilità alla comunità locale di poter migliorare la vita di decine di persone LGBT in contesti dove non è sempre facile vivere serenamente la propria omosessualità e transessualità.
Il sig. Viscovo però non è nuovo ad atteggiamenti ostili nei confronti delle persone omosessuali e transessuali, basta ricordare che nel 2016, quando era Sindaco, si rifiutò di celebrare la prima Unione Civile a Volla. Ancora una volta il sig. Viscovo, utilizza, in modo scomposto, dimostrando anche di non conoscere bene gli argomenti di cui tratta, per fini politici di parte, per poter magari cercare facile consenso o per attaccare il rivale politico di turno, le persone e la felicità delle perone, attivando pericolosi meccanismi d’odio e di discriminazione attraverso la rete.
“Viscovo ha sempre avuto un problema di confronto con le diversità, dichiara Maria Rosaria Malapena, cittadina di Volla e responsabile per i diritti delle persone con disabilità di Arcigay Napoli, non solo quando si parla di omosessualità, ma anche di disabilità. Una volta mi ha offeso chiedendomi cosa io avrei voluto fare a Volla “cantare o ballare” e lo fece mettendosi a ridere, continua a raccontandosi Maria Rosaria, pur a conoscenza del mio evidente disagio fisico. Ci rimasi male, il sig. Viscovo all’epoca era il sindaco ed io una libera cittadina con tanta voglia di fare. Non vorrei che questo accanimento del sig. Viscovo contro l’omosessualità e altre diversità sia dovuto al fatto che lui sia stato fortemente sostenuto elettoralmente da una parte dei pseudo “cattolici” della mia città.”