Questa settimana è iniziata una nuova grande opportunità alla Casa Circondariale di Poggioreale, gli operatori e le operatrici della nostra associazione porteranno avanti un corso di educazione civica, contrasto alla discriminazioni e avanzamento dei diritti civili con i detenuti e le detenute GBT e non di ben 9 padiglioni, oltre al Salerno che ospita i detenuti omosessuali e al Roma che ospita le detenute trans.
Un altro tassello che si aggiunge allo sportello Al di la del Muro attivo da anni su Poggioreale e da qualche mese nella casa circondariale femminile di Pozzuoli con il similare progetto Over The Rainbow, al progetto Fortunato che punta costruire una cooperativa di detenuti e detenute per la produzione del tarallo e per poter avere una opportunità concreta di lavoro e di riscatto e insieme ad altre progettazioni come un corso di formazione professionale di tecnico del suono entrato nell’ultima fase.
“Il carcere è un luogo dimenticato spesso – dichiara Daniela Lourdes Falanga, la nostra presidente – è il posto dove la pena si sconta e si ricorda con una tale infelicità che, se non gestita, rimane tra le sbarre e condiziona l’esistenza. Finalmente incontro nuovamente le persone detenute nel carcere di Poggioreale, tutti, non solo le persone LGBT. Finalmente abbiamo la possibilità di riattivare quel processo di trasformazione culturale che ha portato qualche anno la popolazione cisgender eterosessuale del carcere a creare un enorme striscione al Pride di Napoli”.
“Ciò che non deve mancare a me e chi come me se ne occupa – conclude Daniela – è la fierezza di crederci e di non smettere, di non farsi consumare da chi spoglia la persona detenuta di umanità facendone prevaricare la pena. Due giorni dentro, uno scambio di enorme sensibilità”.