20 novembre, TDoR, Trans Day of Remembrance, la Giornata internazionale per ricordare le vittime dell’odio transfobico nel mondo. La Giornata, che si celebra in tutto il mondo, venne introdotta in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio nel 1998 diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead” in ricordo delle vittime della transfobia e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo. I dati però sono inesorabili e segnano una crescente escalation d’odio nei confronti delle persone trans e non binary: dal 1 ottobre 2022 al 30 settembre 2023 sono state 381 le persone transgender morte a causa della violenza transfobica nel mondo (in media più di una persona al giorno), dal 2008 a oggi più di 5mila le persone trans sono morte per cause non naturali. Dal 2019 ad oggi c’è stato un aumento dell’8%. L’età media delle persone trans trovate senza vita è inferiore ai 30 anni. Purtroppo anche quest’anno l’Italia si conferma al 1° posto per vittime di transfobia in Europa. Il nostro Paese presenta il numero più elevato di attacchi motivati dall’odio transfobico, a questi si aggiunge un numero incalcolabile di episodi di transfobia, sia fisica che verbale o psicologica. Infine, ci ricorda l’ATN (Associazione Trans Napoli), che purtroppo Napoli ha raggiunto negli anni il triste primato di città italiana con il maggior numero di omicidi e atti di transfobia. Seppur il capoluogo partenopeo è il territorio dove la comunità trans è più la radicata, antica e numerosa del Mediterraneo, ma è anche il luogo dove la storia e le azioni concrete di accoglienza e supporto alla popolazione trans si intrecciano con il degrado, l’ostilità e la violenza esercitata verso persone che vivono spesso una condizione di forte emarginazione.
Diversi gli appuntamenti in programma per questo TDoR 2023, organizzati dalle associazioni LGBTQI+ del territorio o dagli enti locali. Si parte alle 11:30 dal confronto voluto dal Comune di Nola, con il sostegno della Regione Campania e di diverse associazioni del territorio, oltre che dalla nostra associazione, Antinoo Arcigay Napoli. Appuntamento poi alle 17:30 a Napoli alla Galleria Principe di Napoli al civico 25, presso il Bistrot Lazzarelle. L’evento dal titolo “Note e testi per ricordare le vittime della transfobia” è organizzato dall’Associazione Trans Napoli (ATN). Ultima tappa a Torre Annunziata dove le associazioni Pride Vesuvio Rainbow e Discovery Queer hanno organizzato una veglia con fiaccolata per ricordare le vittime di transfobia e una successiva presentazione del murales contro l’omotransfobia dell’artista Carlo Knet Oneto, inserito nel progetto “Costruiamo la Gentilezza”.
“In una società che cerca di cancellare le nostre identità con il nostro TDoR cerchiamo di creare uno spazio di riconoscimento pubblico del lutto per le sorelle e i fratelli brutalmente ammazzati e soprattutto per tutti quei casi nel mondo che non vengono denunciati. È un atto di resistenza per rivendicare la dignità della comunità transgender e sostenere chiunque dovesse subire violenza o odio a denunciare sempre” dichiara sui social, l’Associazione Trans Napoli.
«C’è ancora tanto da fare – per Loredana Rossi, fondatrice e vicepresidente di ATN – Le persone trans non hanno molte alternative, non solo in termini di casa ma anche e soprattutto di lavoro, e molte di loro sono ancora costrette a prostituirsi in mancanza di altro da fare per andare avanti».
“Il TDoR è il momento in cui nel mondo ricordiamo chi ha perso la vita per confermarsi nella propria libertà, ma è anche il moneto in cui esaminiamo quanto le persone trans subiscano la morte sociale attraverso pregiudizi, mancanza di diritti, rifiuto delle carriere alias, spazi adeguati e corpi non considerati nel piano sanitario nazionale. È, quindi, fondamentale sollecitare la politica e le istituzioni a tener conto di una fetta della popolazione mondiale sempre più numerosa. Quest’anno in carcere abbiamo commemorato le vittime per odio transfobico con le detenute transgender e diversi operatori e operatrici“, aggiunge Daniela Lourdes Falanga, responsabile per i diritti delle persone trans per Antinoo Arcigay Napoli.