17 maggio, Giornata internazionale contro l’omotransfobia. Italia dietro l’Ungheria di Orban e vicino alla Russia boccia la dichiarazione europea a tutela dei diritti delle persone LGBTQIA+

Con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26 aprile 2007, l’Unione Europea ha dichiarato il 17 maggio la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia e contro ogni forma di atteggiamento pregiudiziale basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, ovvero IDAHOBIT, International Day Against Homophobia, Biphobia, Transphobia.

L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica” e “l’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente” ma “non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità”. Sono le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia, la Lesbofobia e la Bifobia. Mattarella ha lanciato il suo monito soprattutto a coloro che si oppongono all’educazione a questi temi nelle scuole. “L’impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità”.

Sul tema è intervenuto anche il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “La criminalizzazione delle relazioni omosessuali deve finire, così come ogni forma di violenza e criminalizzazione contro le comunità Lgbtiq+”. Parole che risuonano in maniera particolare visto il momento internazionale. “Ogni giorno dobbiamo impegnarci a costruire un mondo di rispetto, dignità e diritti umani per tutti”.

Nonostante il monito del Presidente della Repubblica sia chiaro e preciso, soprattutto chiara e precisa è la direzione indicata da Mattarella, ovvero la necessità di un forte intervento culturale a favore delle nuove generazioni e quindi con le scuole, bisogna registrare che il nostro Paese risulta, per livello di tutela dei diritti delle persone LGBTQIA+, soltanto 36esimo  posto su 45 paesi censiti anche quest’anno da ILGA Europe (l’associazione europea di riferimento per le persone LGBTQIA+) – dichiara Antonello Sannino, Presidente di Antinoo Arcigay Napoli – Un balzo indietro drammatico che  porta il nostro Paese più vicino alla Russia di Putin che ai Paesi con i quali insieme abbiamo fondato l’UE, siamo persino dietro l’Ungheria di Orban. In serata poi una ulteriore doccia gelata, apprendiamo che l’Italia ha deciso di non firmare il testo dell’Ue a tutela dei diritti delle persone Lgbtqia+, fatto che smentisce clamorosamente la Presidente Meloni che oggi si era affrettata a dichiarare che il nostro Governo è, e sarà sempre in prima linea contro l’omofobia e la transfobia. Tutto ciò è davvero preoccupante, direi angosciante. Per fortuna sul territorio sentiamo vicine le nostre Istituzioni locali, il Comune di Napoli, la Regione Campania, la Città Metropolitana e molti altri comuni, scuole ed enti pubblici, ma soprattutto sentiamo vicino il Paese, le cittadine e i cittadini che sono stanchi di questa classe dirigente impreparata, incapace e ideologicamente pericolosa”.

EVENTI SU NAPOLI E AREA METROPOLITANA 

Per l’occasione, il Comune di Napoli, su richiesta della nostra associazione e delle associazioni costituenti il Tavolo LGBT del Comune di Napoli (tra i primi in Italia, attivo dal 2 ottobre del 2007), ha deciso di illuminare alcuni dei monumenti più importanti della città. Ancora una volta il Maschio Angioino diventa rosa, come dal 2013, proprio in occasione del 17 maggio, provando a contrastare uno dei più diffusi luoghi comuni e stereotipi, quello sul colore rosa, proprio delle donne e non degli uomini. Il “Maschio” simbolo della città anche quest’anno si veste di rosa contro l’omotransfobia. Ma anche la fontana di Piazza Municipio sarà illuminata in rosa, così come il colonnato di Piazza Plebiscito invece in Rainbow.

I Comuni di Napoli e di Vico Equense, insieme alla Città Metropolitana di Napoli hanno condiviso la campagna informativa “Dov’è la differenza” voluta dalla Rete READY (la Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) dedicata quest’anno a supporto delle istanze famiglie arcobaleno. A tal proposito La Città Metropolitana di Napoli ha organizzato, presso il Complesso monumentale di Santa Maria la Nova, un evento formativo/informativo sul tema “Riconoscimento delle famiglie omogenitoriali e sull’importanza di un linguaggio gentile ed inclusivo”.

Grande attenzione da parte del Comune di Napoli alle scuole, su richiesta delle associazioni costituenti il Tavolo LGBT del Comune, l’Assessorato allo Sport e alle Pari Opportunità e l’Assessorato all’Istruzione e alle Famiglie hanno organizzato, alla sala del Capitolo di San Domenico Maggiore, in sinergia con le scuole del territorio, una giornata di confronto con l’intento di sensibilizzare e di informare le nuove generazioni. Contestualmente all’’evento Gli assessorati hanno inviato alle scuole del territorio una nota scritta per ricordare l’importanza di questa Giornata perché vi sia un impegno quotidiano contro ogni forma di discriminazione e violenza omotransfobica.

Importante anche la decisione del Consolato Generale degli Stati Uniti di Napoli di confermare l’adesione ai valori della Giornata con l’esposizione della bandiera rainbow sulla facciata della sede consolare di Napoli. 

Infine dal 17 maggio, per una settimana, è prevista la diffusione nei canali istituzionali di ANM e di Videmetrò, di un video informativo sul valore della Giornata promosso dal tavolo LGBTQIA+ del Comune di Napoli.

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