La Regione Campania conferma il patrocinio morale al Napoli Pride e De Luca attacca il governo sulla presenza di pro vita nei consultori.

La Regione Campania ha deciso di confermare il Patrocinio morale al Napoli Pride e quello per la seconda edizione del Pride Park. Un riconoscimento istituzionale importante che si somma alla decisione del Comune di Napoli e del Sindaco di rinnovare la co-organizzazione per il Napoli Pride e per il Pride Park. Riconoscimenti per nulla scontati alla luce soprattutto del fatto che la principale regione italiana, la Lombardia, decide nelle stesse ore di non concedere il patrocinio al Milano Pride, ritendo la manifestazione “divisiva, provocatoria e discriminante”.

Proprio oggi inoltre, restando in tema di tutela di diritti negati, registriamo la durissima presa di posizione del Presidente De Luca contro la decisione del Governo di ostacolare ulteriormente il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, diritto sempre più osteggiato dalla crescente assenza di medici non obiettori. “La presenza delle associazioni pro vita nei consultori offende la dignità delle donne. Governo Meloni, vergona!” sono le durissime parole usate dal Governatore della nostra Regione durante una delle sue consuete dirette social.

Sono segnali importanti e dal grande valore civico, oserei dire storici, questi rinnovati riconoscimenti istituzionali fanno di Napoli e della nostra Regione Campania un’avanguardia politica e culturale nel nostro Paese e in Europa, supporti che vanno ben oltre il valore simbolico, ma che si traducono in fatti concreti  a sostegno delle persone LGBTQIA+ e a tutela di quelle fasce della popolazione che non vedono riconosciuti ancora oggi i propri diritti- commenta Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli e tra gli organizzatori del Napoli Pride -. Mentre questo Governo, tra pro vita e Vannacci, alimenta un clima d’odio nei confronti delle persone LGBTQIA+, dalla nostra città e dalla nostra regione arrivano segnali importanti di vicinanza alle persone, ai cittadini e alle cittadine, a quelle istanze delle persone LGBTQIA+ quotidianamente umiliate e cancellate dall’agenza politica di questo Governo reazionario.