Roma, 31 ottobre. Quel braccio alzato e il “caso Corsini”: un libro, il neofascismo e il servizio pubblico

Giovedì 31 ottobre- ore 15:45 Libreria Spazio Sette Via dei Barbieri, 7 – Roma

Quel braccio alzato e il “caso Corsini”: un libro, il neofascismo e il servizio pubblico

Presentazione del libro di

MASSIMO ARCANGELI

Quel braccio alzato. Storia del saluto “romano”

Insieme all’autore intervengono

VINCENZO CALÒ

SANDRO RUOTOLO

ANTONELLO SANNINO

Si sono moltiplicati anche nel nostro paese i preoccupanti segnali del riaffioramento di forme manifeste di neofascismo e neonazismo pericolosamente riemerse, negli ultimi anni, in altre nazioni europee. La dimostrazione più lampante di ciò è la coalizione di estrema destra voluta da Viktor Orbàn e composta, oltreché dalla Lega di Matteo Salvini e di Roberto Vannacci, dal Rassemblement National di Marine Le Pen e di Jordan Bardella, dagli spagnoli di Vox di Santiago Abascal, dagli olandesi del Partij voor de Vrijheid di Geert Wilders, dai portoghesi di Chega di André Ventura, dagli austriaci del Freiheitliche Partei Österreichs e da altre formazioni minorl. Il Freiheitliche Partei Österreichs, nelle ultime e recentissime elezioni politiche, ha sfiorato il 30% dei consensi. Il suo leader, Herbert Kickl, razzista, xenofobo e omofobo, scriveva i discorsi per il defunto Jörg Heider, segretario nazionale dell’FPÖ dal 1986 al 2000, poi espulso (2005).

Solo un’Italia che non abbia fatto ancora seriamente i conti col Ventennio può tollerare di porre alla guida degli approfondimenti giornalistici del servizio pubblico chi, come Paolo Corsini, inneggia al fascismo, oppure di affidare il ruolo di sottosegretario presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito a chi, come Paola Frassinetti, frequenta abitualmente ambienti neonazisti come la Corte dei Brut.