Registriamo in queste ore due notizie drammatiche motivate dall’odio omotransfobico. Convolti due minori, una ragazza di 14 anni si è tolta la vita a Caserta. Una storia drammatica, dove le indagini si stanno concentrando su un esposto fatto in passato dalla dirigente scolastica della Leonardo-Lorenzini ai Servizi Sociali del Comune di Caserta e alle Forze dell’Ordine. A quanto pare, la madre della ragazza, di nazionalità polacca e cattolica integralista, non aveva per nulla accettato l’identità sessuale della figlia. Questa mattina apprendiamo, mezzo stampa, dell’arresto di un padre 48 enne a Napoli per l’aggressione fisica a colpi di chiave inglese e per minacce di morte ai danni del figlio 15 enne. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Poggioreale che hanno arrestato l’uomo, il conflitto tra padre e figlio riguarderebbe l’orientamento sessuale di quest’ultimo.
“Dopo Bologna, Milano, Torino e Roma, anche qui in Campania registriamo una serie di aggressioni omotransfobiche violentissime, frutto del clima avvelenato da questo Governo e della maggioranza parlamentare che lo sostiene – commenta Antonello Sannino, Presidente di Antinoo Arcigay Napoli – Diffondere odio ha un prezzo e questo prezzo lo stanno pagando le persone LGBTQIA+ e tutte quei pezzi della cittadinanza aggrediti quotidianamente dalla retorica dell’odio. Occorre approvare rapidamente un pacchetto sicurezza per le persone LGBTQIA+, come chiesto a più voci dalle associazioni LGBTQIA+ con la petizione “Io non sto col branco”.