«Gennaro è stato l’uomo più curioso, generoso e paterno che abbia mai conosciuto nella mia vita. Mi ha fatto sentire parte della sua vita dal nostro primo incontro. Coraggioso per sé e soprattutto per gli altri. Un dolore immenso».
Con queste parole, l’attrice Lalla Esposito, ricorda Gennaro Cimmino, coreografo napoletano, fondatore del Centro Nazionale di Produzione della Danza Körper e della omonima compagnia, di cui era direttore artistico, scomparso prematuramente nel fine settimana.
Cimmino ha sempre portato avanti, nella sua carriera artistica, una visione “totale” e internazionale della danza e delle arti performative in genere, indimenticabili alcuni suoi lavori come “Aesthetica-esercizio n°1″, “Aesthetica – esercizio n°2“, “Dennis with flowers” dedicato a Mapplethorpe, e il meraviglioso “Vivianesque”, esperienza di mirabolante sincretismo che mescolava l’immaginario tradizionale di Raffaele Viviani con il linguaggio della danza contemporanea, in una lettura alternativa e attualissima della “napoletanità” espressa nelle opere del celebre drammaturgo del novecento.
I suoi maestri sono stati Nirvana Paparo, Marianna Troise, Elsa Piperno, Joseph Fontano, Roberta Garrison, Steve Paxton, Julyen Hamilton e poi Maurice Bejart che gli consigliò di dedicarsi alla coreografia.
Con Cimmino, ci lascia non solo un artista, ma un intellettuale, un uomo dall’immensa cultura e dalla vivissima sensibilità con uno sguardo acuto e anticonformista verso la vita, le relazioni e l’arte.