>torna alla Giornata Mondiale Contro l'Omofobia
Comportamento sessuale:
Virile, femminile, virago, effemminato, transgender, drag queen, travestito, in divisa, abbigliamento formale o sociale...
Orientamento sessuale:
Omosessuale, eterosessuale, lesbica, bisessuale, gay...
Identità di genere:
Maschio, Femmina, Transessuale, Ermafrodita, MtoF, FtoM...
Ognuna di questi modi di essere non può essere esclusivo perché tutte le persone sono diverse e sono libere; esiste una prevalenza del gruppo virile-femminile, eterosessuale, maschio-femmina ma tutte le altre possibilità sono reali e frequenti.
Le leggi e la società dovrebbero permettere a tutti di esprimersi liberamente senza opprimere, discriminare o peggio fare violenza su un tipo o un altro delle persone e dei gruppi sopra citati.
Omofobia:
“ La paura espressa dagli eterosessuali di stare in presenza di omosessuali, e l’avversione che le persone omosessuali hanno nei loro stessi confronti o dei loro simili”.
Paura Vergogna Imbarazzo Rabbia
Il vero problema di fondo che scavalca quello dell'omofobia mi piace chiamarlo il “femminile difettoso” perché è dalla discriminazione delle donne e del femminile che poi deriva ogni altra forma di violenza sulle persone Gblt.
Esistono anche altre forme di discriminazione grave, anche nelle classi sociali che una volta erano dette operaie o proletarie. La paura dell’immigrato che ruba la proprietà privata o il lavoro dell'operaio ad esempio è motivata dallo slittamento dell’interesse dal borghese come avversario, nella cosiddetta lotta di classe, a ruolo sociale invidiato, osannato e mitizzato. L’immigrato invece lo si può, a ruoli inversi, opprimere, così come la donna o l'omosessuale.
I motivi sociali che anche a Napoli stanno distruggendo quel tessuto sociale di solidarietà che rendeva famosi i lazzari e la gente dei vicoli è dovuto in parte alla mitizzazione del borghese, la cui imitazione impone limiti e discriminazioni sulla base del perbenismo, ma soprattutto a motivi sociali ed economici più vasti e sensibili.
La sconfitta dei sindacati in tutta Europa da quindici anni per il riflusso dell'economia, lo spostamento delle imprese nei paesi emergenti a basso o irrisorio costo del lavoro, ma anche privi di diritti umani per i medesimi; la paura della precarizzazione, del licenziamento o della cassa integrazione; la certezza del mercato nero per la maggior parte dei giovani; la camorra come fonte unica o alternativa di reddito per intere famiglie, spostano l’aggressività del ruolo sociale dell’operaio o del proletariato sulla base dei contrasti di genere, di etnia o di orientamento sessuale. La rudezza dello scontro sociale, la rabbia sociale, trasforma l’oppresso in oppressore: anche gli operai votano a destra e sono omofobi, xenofobi e misogini.
“ I maschi sono educati sin da piccoli a sognarsi guerrieri. Ma esercitano poi questo ruolo eroico per il resto della loro esistenza contro i figli, le donne, gli omosessuali, gli stranieri. Noi comunisti dobbiamo dire ai nostri compagni di lavoro a chiare lettere: poca gloria, guerrieri, a prendersela con chi è più debole di voi, perché non ve la pigliate con quello lassù che vi spreme e vi spenna: che c'è, è troppo forte? Avete fifa? Meglio il marocchino? ” Meglio l'omosessuale?
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