salute e malattie a trasmissione sessuale
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Modi Di
Partiamo dai dati della ricerca MODI DI del 2005 che ha coinvolto circa 7000 persone Gblt.
• Quasi un quarto degli intervistati (23%) dichiara di aver avuto rapporti sessuali a rischio nell'ultimo anno.
• La percentuale di soggetti che non hanno mai effettuato un test HIV decresce con il passare dell'età (graf. 10). Più della metà dei soggetti con meno di 25 anni non si ñ mai testata. Tale quota decresce nettamente passando alla fascia 26-30 e in modo meno deciso, ma altrettanto visibile, nei soggetti oltre i 30.
• Forti le differenze tra i mai testati in base alla distribuzione geografica: Nord: 28,5% | Centro: 30,4% | Sud e Isole: 47,3%
• Piá della metõ dei soggetti con meno di 25 anni e piá di un terzo dei soggetti nella fascia 26-30 dichiara di non avere mai fatto nessun tipo di controllo per le MTS.
• Differenze tra i mai controllati per ripartizione geografica: - Nord: 34,5% - Centro: 38% - Sud e Isole: 49%
Il SSN
Ufficialmente in Italia si occupano della prevenzione delle MST i consultori per ragazze e ragazzi dai 14 ai 24 anni, chiamati a volte spazio adolescenti e gestiti sempre dalle ASL e per la precisione dalle Uomini (unitõ operativa materno infantile).
Servizi: I consultori offrono risposte su temi relativi a: Sessualitõ - Contraccezione - Relazione di coppia - Affettivitõ e rapporti con gli altri - Rapporto con i genitori - Informazioni su malattie sessualmente trasmesse. L'accesso ñ libero e gratuito e non serve appuntamento o prescrizione medica. Puoi venire da solo o da sola, in coppia o con amiche e/o amici. Si occupano invece della diagnosi e della cura delle MST i reparti di Ginecologia, Urologia, Malattie infettive, Proctologia e Dermatologia a seconda dei sintomi rilevati.
Definizione MST
Malattie sessualmente trasmesse sono veicolo di infezioni che possono passare da persona a persona. Cosa li fa definire malattie sessualmente trasmesse è che di solito passano da persona a persona attraverso il contatto sessuale ed intimo. Il 25% di casi nuovi di malattie sessualmente trasmesse sono adolescenti.
Se si pensa che si può avere un MST o se si ha avuto un partner che può avere un MST, si dovrebbe vedere subito un dottore. Esami pelvici e regolari sono specialmente importanti per le donne.
Alcune malattie degli organi genitali però non sono malattie sessualmente trasmesse.
Quando consultare subito il medico: in presenza di secrezioni genitali diverse dal solito, dolore pelvico o testicolare, dolore rettale o secrezioni rettali
In presenza di lesioni di qualsiasi genere a livello delle mucose entrate in contatto con i genitali del compagno/a.
In presenza di disturbi vaginali, prurito o difficoltà ad urinare. Se non hai un’attività sessuale non puoi in nessun caso aver preso una MTS.
Se hai una attività sessuale, devi usare ogni volta il preservativo di lattice.
Questo è l'unico metodo di controllo delle nascite che aiuterà anche a prevenire le malattie sessualmente trasmesse.
Si calcola che siano più di 373 milioni le persone affette nel mondo da MST, di cui solo 40 milioni contagiati dall'HIV. Milioni di persone colpite da Epatite virale B e C rischiano soprattutto in Campania gravi menomazioni e la morte.
Se non hai usato il preservativo in qualche occasione allora in Campania è il caso di eseguire dopo quindici giorni almeno dall’ultimo rapporto a rischio i seguenti esami:
Markers per l’epatite C e B (la b va esclusa se si è già stati vaccinati)
Test HIV da ripetere dopo sei mesi circa
VDRL (test contro la Sifilide) nel caso si abbia avuto un rapporto con migranti
Queste patologie infatti non sono spesso evidenti soprattutto negli omosessuali e nelle donne.
Se vedi nel partner uno dei segni menzionati all’inizio di questo paragrafo è allora meglio accompagnarlo da un medico piuttosto che procedere ad un rapporto probabilmente a rischio dove è comunque necessario l’uso di un preservativo.
Se sono presenti condilomi (massa molliccia in vicinanza dei genitali o dell’ano) o pulci (prurito frequente ai peli del pube) è sicuramente meglio evitare in ogni caso un rapporto ed accompagnare il partner da un medico: entrambe le patologie sono facilmente guaribili ma sono altamente trasmissibili anche quando si faccia uso del preservativo.
Come ci si infetta? Contribuiscono alla propagazione delle MST: le inadeguate campagne di informazione indirizzate ai giovani. Concepite spesso in modo terroristico consigliando l'astensione dai rapporti come unico metodo sicuro di prevenzione.
L'abbassamento dell'età dei primi rapporti, l'instabilità delle coppie e la molteplicità dei partners, la liberalizzazione dei costumi e l'introduzione di pratiche sessuali a dir poco stravaganti. Il fattore che influenza maggiormente queste malattie è legato al tipo di comportamento sessuale più che al livello economico. La nascita dei grandi insediamenti urbani con tutte le sofferenze che hanno comportato alla società, i grandi spostamenti di popolazioni dalle proprie terre alla ricerca di fortuna nei paesi industrializzati, la facilità di spostamenti da una parte all'altra del pianeta sia per motivi lavorativi sia per turismo sessuale
Fattori comportamentali. Numero di partners diversi. Rapporti con persone ad alto rischio (prostitute, tossicodipendenti). Utilizzo del profilattico. Tipo di rapporto. Avere un lavoro che espone una persona al sangue o ad altri liquidi corporali (es. infermiere). L'utilizzo di droghe o alcolici può compromettere la capacità di giudizio, e quindi la consapevolezza di utilizzare adeguati strumenti di prevenzione in caso di rapporti a rischio.
Concomitante presenza di malattie sessualmente trasmesse: la presenza di altre malattie che interessano gli organi genitali, quali per esempio i conditomi genitali, Herpes genitalis, ecc., favoriscono la trasmissione dell'HIV e dei virus dell’epatite B e C, per diversi motivi: le lesioni sulla cute e sulle mucose costituiscono una porta d'ingresso per i virus; nelle zone infiammate c'è una elevata concentrazione di cellule suscettibili all'infezione del virus, quali linfociti, monociti e macrofagi.
La presenza di malattie sessualmente trasmesse ,aumenta il rischio di infezione con HIV, per cui si ritiene che la prevenzione e la terapia delle malattie sessualmente trasmissibili possa essere un metodo efficace nel ridurre le nuove infezioni con il virus HIV.
Fattori legati al singolo individuo.
Infettività: non tutti i soggetti sieropositivi sono infettanti allo stesso modo; la possibilità di trasmettere l'infezione infatti dipende anche dallo stadio dell'infezione e dalla quantità di virus presente nel sangue e nelle secrezioni. In particolare la carica virale è solitamente più elevata nel periodo immediatamente successivo al contagio e nelle fasi più avanzate della malattia. L'infettività può inoltre variare in relazione alla terapia antiretrovirale.
Resistenza all'infezione: per particolari caratteristiche genetiche e immunologiche alcuni individui sono particolarmente resistenti all'infezione, per cui non si contagiano anche se vengono esposti al virus (ciò è stato osservato per individui che possiedono variazioni genetiche di particolari corecettori necessari all'HIV per poter infettare le cellule).
Fattori legati al virus: carica virale: come detto prima, dipende essenzialmente dallo stadio dell'infezione e dalla terapia.
Genotipo virale: sono noti 17 genotipi diversi di HIV, e vari studi hanno dimostrato che alcuni di questi hanno una più elevata trasmissibilità per via sessuale, come per esempio il genotipo E, particolarmente diffuso in Tailandia.
Quali sono le malattie sessualmente trasmesse?
L'AIDS è senza dubbio la più pericolosa dellemalattie a trasmissione sessuale, ma ve ne sono molte altre. Proviamo a fareun breve elenco di quelle principali:
Sifilide: il primo sintomo è una piccola ulcera sul pene, sulla vulva o in altre parti; in una fase secondaria si nota un'eruzione diffusa accompagnata da mal di testa, febbre e dolori muscolari; il terzo stadio invade il cervello, il cuore e il sangue: porta alla morte. Oggi con l'aiuto degli antibiotici questa infezione non è più fatale. L’agente eziologico è il Treponema pallido: qualche settimana dopo il contagio, si formano ulcere non dolorose a livello genitale che vanno incontro ad involuzione spontanea. Se non riconosciuta e curata, può evolvere in forme secondarie e terziarie, con coinvolgimento anche del sistema nervoso centrale e danni gravissimi (fino alla demenza).
Gonorrea (o Blenorragia): colpisce gli apparati riproduttivi, la gola e il petto. I sintomi sono bruciori durante l'orinazione, prurito nell'area infetta e fuoriuscita di pus dal pene, da cui deriva il nome popolare della malattia: "scolo". Anche in questo caso la malattia è curabile con gli antibiotici. Le complicazioni più importanti e frequenti riguardano la donna e sono, come per la chlamidia, dolori pelvici, sterilità e aumento del rischio di gravidanza extrauterina.
Herpes genitale: è caratterizzata da piccole vesciche dolorose sugli organi genitali o vicino ad essi ed è causato dal virus herpes simplex. L’infezione provoca la comparsa di vescicole a grappolo che, rompendosi, danno luogo ad ulcere estremamente dolorose, tanto da rendere impossibile il rapporto e, a volte, anche la minzione. È un’infezione molto dolorosa e contagiosa, che può essere trasmessa anche dalla madre al feto, con gravi danni per la salute del nascituro. Se ne possono ridurre i sintomi ma non esistono ancora farmaci risolutivi.
Candidosi: La chlamidia, oggi l’infezione genitale più diffusa negli Stati Uniti e in Inghilterra. Causata da un microrganismo che si diffonde esclusivamente per via sessuale, provoca sintomi quali prurito, leucorrea e bruciore durante la minzione. Spesso però è completamente asintomatica e per la sua possibile diffusione dalla vagina all’utero, alle tube e alle ovaie (malattia infiammatoria pelvica o PID), può causare dolori pelvici, aumentare il rischio di gravidanze extrauterine e portare alla sterilità.
Trichomoniasi: caratterizzate da perdite vaginali dolorose, dense e biancastre nella prima e giallo verdastre nella seconda. Sono curabili con farmaci appropriati.
Scabbia: causata da minuscoli insetti che provocano prurito; si cura applicando sulla pelle medicamenti antiparassitari.
Papilloma Virus: I condilomi si manifestano con la comparsa di verruche sulla zona genitale (si cura). Hanno un’incubazione variabile, da un mese ad anni, e si manifestano più frequentemente nei periodi di stress. Sono piccole escrescenze carnose, che possono crescere fino ad assumere a volte un aspetto appuntito (si parla allora di condilomi acuminati) o addirittura a cavolfiore. Possono causare prurito e dolore durante i rapporti, ma soprattutto sono associati ad un rischio aumentato di carcinoma del collo dell’utero.
Mollusco contagioso: è un virus che provoca noduli nella zona genitali (è curabile).
Pediculosi: (phtirus pubis) infestazione dei peli pubici dovuta ad un parassita ad esclusiva trasmissione interumana, produce prurito localizzato alla zona pubica, ma può estendersi anche a tutti gli altri peli del corpo escluso capo, ciglia e sopracciglia. La pediculosi va trattata con agenti anti-parassitari specifici attraverso due somministrazioni a distanza di quindici giorni a causa del ciclo riproduttivo delle uova del medesimo parassita. A volte è necessario procedere al taglio dei peli del pube e del corpo. E’ sempre necessario lavare in acqua bollente tutti i capi di vestiario usati nelle ultime due-tre settimane, per evitare che uova residue infettino nuovamente il soggetto.
Epatite virale: molto più virulenti dell’HIV i virus HCV e HBV costituiscono nella Regione Campania e in particolare a Napoli (dove l’infezione è endemica) un grave problema di salute pubblica essendo per questi due virus possibile anche la cosiddetta trasmissione inapparente, cioè per il tramite di oggetti come spazzolini da denti o forbicine anche in assenza di ferite evidenti. Per quanto attiene il virus dell’epatite B a cui è collegato anche l’epatite D è possibile prevenire negli adulti l’infezione procedendo al vaccino, che per i giovani è obbligatorio invece dalla nascita. Non esiste ancora un vaccino per il virus HCV ma solo terapie di supporto e sperimentali con interferonici e antivirali.
Cosa è l'infezione HIV?
L'HIV è il virus di immunodeficienza umana, l'organismo che causa l'AIDS. L'HIV è trovato nei liquidi corporali (in modo particolare nel sangue, nello sperma, nelle secrezioni vaginali, e nel latte materno) delle persone infette dal virus. Una persona può essere infettata dall'HIV senza neanche saperlo. È credenza generale che la maggior parte delle persone infette dall'HIV contrarranno l'AIDS. Tuttavia esse possono essere infette dall'HIV per molti anni (spesso più di 10 anni) prima di contrarre l'AIDS.
Cosa è l'AIDS?
L'AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) è una condizione causata dall'HIV. Accade quando il sistema immunitario di una persona è indebolito dall'infezione HIV, che limita la capacità del corpo di difendersi dalle malattie e dalle infezioni. I centri sanitari di controllo e prevenzione delle malattie delineano l'AIDS come una condizione causata in una persona che:
Ha un'infezione HIV documentata in laboratorio
Ha avuto un indice CD4 (un tipo indefinito di cellula che combatte l'infezione) minore di 200
Ha avuto una o più malattie che determinano l'AIDS (alcune delle quali sono elencate di seguito):
Quali malattie sono determinate dall’AIDS?
Candidosi (un'infezione dell'esofago e dell'apparato respiratorio). Cancro cervicale invadente. Cryptosporidiosis di durata superiore ad un mese (diarrea causata da un parassita). Cytomegalovirus (CMV; un virus che può attaccare molti apparati organici). Infezione del virus dell'Herpes simplex; ulcere croniche. Sarcoma di Kaposi (un tipo di cancro che di solito accade nella pelle). Linfoma (un tipo di cancro che di solito coinvolge i linfonodi o la milza). Mycobacterium avium complex (un'infezione batterica che causa febbre, perdita di peso e malattia gastrointestinale). Pneumocystis pneumonia (PCP; un'infezione del polmone). Polmonite batterica periodica. Infezione cerebrale. Toxoplasmosi (una malattia causata da un parassita). Tuberculosi (TBC; una malattia contagiosa che ha spesso un effetto deleterio sui polmoni). Sindrome progressiva (perdita di peso significativa, diarrea, e febbre)
Vivere con l'AIDS è come vivere con qualunque altre malattia cronica. Qualche volta una persona con l'AIDS soffre di infezioni e si sente male. Altre volte una persona può sentirsi bene e può partecipare alle normali attività.
Come fa qualcuno a prendere l'infezione HIV?
L'infezione HIV si trasmette attraverso il sangue e i liquidi corporali (soprattutto lo sperma, le secrezioni vaginali e il latte materno) degli individui infetti.
Esso si può trasmettere mediante: Contatto sessuale non protetti (soprattutto rapporti sessuali vaginali o anali).Scambio di siringhe, droghe e gli arnesi della droga. Ricevendo trasfusioni di sangue infetto o prodotti di sangue e/o trapianti di organi infetti. Usando strumento di foratura della pelle contaminati (aghi, siringhe, lamette da barba, aghi per tatuaggi, o strumenti di circoncisione). Dopo una ferita causata da aghi contaminati o altri oggetti acuminati e contaminati. Dopo aver ricevuto uno schizzo di sangue infetto o di liquidi corporali sulle membrane mucose (come gli occhi). Metodi perinatali (passati da madre a neonato durante la gravidanza, parto o allattamento al seno)
Alcuni individui potrebbero non presentare sintomi e non sapere di esseri infetti dall'HIV. Tuttavia essi possono ancora trasmettere il virus agli altri. Non si può dire se una persona è infetta dall'HIV solo guardandola.
Tuttavia, una persona non può acquisire l'HIV tramite: contatto sociale ordinario; Scambio di vestiti; Sfioramento; Scambio di cibo, di pietanze o di utensili per mangiare ; Bacio e abbraccio; Strette di mano; Sedili del water; Punture di insetti; Lacrime; Saliva; Sudore; Vivere o lavorare con una persona infetta dall'HIV.
Quali sono i sintomi dell'infezione HIV e dell'AIDS?
Le persone infette dall'infezione HIV potrebbero non presentare nessun sintomo. Ci vogliono 10 anni o più tra l'infezione HIV e la diagnosi dell'AIDS.
Ora, con i progressi nella terapia, questo ritardo di tempo può essere prolungato. Una volta che i sintomi iniziano a svilupparsi, essi possono includere: un inspiegabile perdita di peso che dura almeno un mese; Diarrea per diverse settimane o di più; Uno strato bianco sulla lingua; Ghiandole allargate o infiammate nel collo, nelle ascelle e/o in altre parti del corpo; Una tosse che persiste per più di un mese; Febbre persistente e/o sudore nella notte; Infezioni vaginali persistenti ma è inutile preoccuparsi troppo…
Poiché questi sintomi possono essere causati da altre malattie! Un esame deve essere eseguito per confermare la presenza dell'HIV.
Può un'infezione di HIV portare ad altri problemi di salute?
L'HIV indebolisce il sistema immunitario rendendo una persona infetta dall'HIV sensibile a molte infezioni che il corpo è normalmente capace di contrastare. Queste sono spesso referenziate come infezioni opportunistiche o malattie che definiscono l'AIDS. Molte condizioni possono essere particolarmente severe, difficili da curare, e ricorrenti in individui con l'infezione HIV.
Qual'è l'incidenza dell'infezione HIV sulla gravidanza?
I bambini nati da madri con l'infezione HIV possono contrarre il virus HIV durante la gravidanza, le doglie, il parto e l'allattamento al seno. Circa il 20% dei neonati di madri non curate negli Stati Uniti acquisiranno l'infezioni HIV; le percentuali di trasmissione sono più alte in alcune parti del mondo.
Ci sono attualmente alcune opzioni terapeutiche (droghe antivirali) che possono ridurre fortemente l'indice di trasmissione dell'HIV dalla madre al bambino. Se siete una donna incinta infetta dall'HIV, dovreste parlare con il vostro assistente sanitario circa le opzioni per prevenire la trasmissione.
Poiché il virus HIV può anche essere trasmesso attraverso il latte materno, le madri positive all'HIV vengono informate di non allattare al seno i propri neonati. Tuttavia in alcune zone del mondo dove le infezioni infantili sono frequenti e possono essere fatali, il rischio di trasmissione dell'HIV deve essere valutato contro i rischi associati al non allattamento al seno.
Come viene diagnosticata l'infezione HIV?
Vi sono esami del sangue per determinare se una persona è infettata dall'HIV. La diagnosi dell'infezione HIV viene eseguita dalla scoperta di anticorpi all'HIV su uno stesso campione di sangue con due esami differenti, con il secondo esame che permette di confermare il primo. Poiché questi esami cercano gli anticorpi invece del virus attuale, è possibile che durante il tempo tra quando l'infezione accade e quando i livelli di anticorpi sono alti abbastanza per essere rilevati, un esame dell'HIV sarà negativo persino se la persona è attualmente infetta dall'HIV. Questo intervallo di tempo utile varia da persona a persona. Quindi le persone che pensano di poter essere infette devono aspettare 2-6 mesi dalla loro ultima esposizione possibile prima di essere esaminati.
Vi sono altri esami del sangue che possono cercare la presenza attuale e la quantità di virus nel sangue. Tuttavia questi esami sono molto costosi e vengono usati soprattutto in decisioni terapeutiche per persone che si sa essere già state infettate dall'HIV.
C'è una terapia o una cura per l'infezione HIV o per l'AIDS?
Al momento non vi sono cure per l'infezione HIV e per l'AIDS. Tuttavia con l'uso combinato delle nuove droghe antivirali (nota come terapia combinata) come pure droghe per prevenire infezioni opportunistiche, molte persone con l'infezione HIV e l'AIDS hanno esteso e migliorato la qualità delle loro vite e ritardato il progredire dell'infezione HIV verso l'AIDS. Queste droghe possono causare numerosi effetti collaterali che richiedono il passaggio ad un'altra droga o il cessare l'uso di esse. Inoltre la terapia combinata richiede l'assunzione di enormi quantità di pillole su una scaletta complicata. Queste droghe sono anche molto costose e non sono disponibili a molte persone nei paesi industrializzati come pure in molte parti del mondo, dove vive la maggioranza degli individui con l'infezione HIV e l'AIDS.
Esempi di domande e risposta
a cura della Dott.ssa Monica Menichetti
Ginecologa Consultorio Giovani ASL 11 - Empoli
Ho avuto un contatto diretto fra il mio pene e il sangue mestruale della mia ragazza. cosa può provocare ciò? il sangue mestruale contiene dei batteri? che sorta di malattie si possono trasmettere con esso?
Ciao, attraverso il contatto diretto delle mucose con il sangue si possono contrarre diversi tipi di malattie (epatiti, HIV, infezioni virali ,etc..), se la tua ragazza non ha nessuna patologia in atto però non ti trasmetterà alcun tipo di malattia. L'uso del profilattico anche nel periodo mestruale ti protegge da tutte le possibili malattie sessualmente trasmesse e da "eventuali gravidanze indesiderate".
Può fare male ingoiare lo sperma maschile o i "liquidi vaginali"?
Ciao, ingerire il liquido seminale o vaginale, da un punto di vista medico, non provoca alcun danno
il virus dell hiv puo essere trasmesso anche nel sesso orale, giusto? ma solamente dalla persona " attiva"( se cosi si puo dire) o anche da quella "passiva"? grazie . paolo
Caro Paolo, il virus dell'HIV può essere trasmesso vicendevolmente nel sesso orale, perché si trasmette tramite soluzioni di continuo (piccole ulcerazioni, abrasioni, irritazioni cutanee e della mucosa etc.) a carico delle mucose sia genitali che orali.
Vorrei sapere dalla ginecologa una cosa....... io ho raporti con il mio ragazzo senza precauzioni ormai da 1 anno..... mi sono accorta circa 6 mesi fa di avere dei bruciori quando vado al bagno e quando la mia vaggina non e umida....... inoltre ho molti piccoli brufoli sulle pareti interne ed esterne........ di che si tratta?????????
Probabilmente si tratta di un fatto infettivo, sarebbe opportuno che tu ti recassi da un Ginecologo per una visita ginecologica, controllare la situazione, fare una diagnosi precisa e prescivere la terapia adatta
Si può prendere qualche malattia facendo sesso orale?
Se siete sani non c'è nessun problema, è la stessa regola dei rapporti sessuali A presto.
Sono un ragazzo di 14 anni, vorrei sapere quali metodi devo usare se non voglio contrarre il virus HIV durante un rapporto sessuale e per essere certi che la mia partner non rimanga incinta, Grazie
Caro quattordicenne, per ottenere entrambi i risultati che chiedi devi usare necessariamente e correttamente il profilatttico. Se vuoi informazioni più dettagliate rivolgiti al Consultorio Giovani della tua zona.Ciao
Salve dottoressa, vorrei sapere se ci sono e quali sono i rischi nell'avere un rapporto anale?
Ciao, ti rispondo subito: rischi nel senso di danni anatomici non ce ne sono se il rapporto è (consenziente) voluto da tutti e due, e c'è un'adeguata conoscenza del proprio corpo e di quello del partner. Restano da prendere in considerazione i rischi riguardo alla trasmissione delle malattie sessualmente trasmesse, quindi valgono le stesse raccomandazioni degli altri rapporti sessuali: conviene sempre usare un profilattico.
Salve, il dermatologo mi ha tolto un condiloma nella zona anale, cauterizzandolo. Solo dopo 2 giorni mi è tornato ancora più grosso e fastidioso. Non mi opero più!!! che posso fare? è pericoloso quando torna così in fretta? non voglio coinvolgere il mio medico.
Purtroppo i condilomi sono infezioni virali e, come ti avranno spiegato, tendono a ritornare. Potrebbero volerci più sedute di cauterizzazione! Anche se tornano così in fretta, non sono pericolosi. E' bene però che tu ne riparli con lo specialista facendoti, eventualmente, indicare se ci sono terapie locali mediche da usare e farti indicare tutti i metodi di prevenzione per non reinfettarti. Ciao.
Manlio Converti
Medico chirurgo, Coordinatore commissione salute Arcigay di Napoli
Il testo pubblicato ñ tratto dalla relazione del Modulo sulla Salute tenuta al "Corso di formazione per operatori del Servizio di Ricezione e Prima Accoglienza" svolto all'Arcigay di Napoli da maggio ad ottobre 2006.
Comitato Provinciale Arcigay "Antinoo" Napoli
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