Il comitato Arcigay Antinoo di Napoli stigmatizza con forza l’atto di vandalismo con cui è stata deturpata l’immagine di San Gaudioso, opera della serie Santi Migranti, apposta dall’artista Massimo Pastore nei pressi dei resti del Monastero intitolato al santo, nel Vico San Gaudioso.
L’icona di San Gaudioso è particolarmente evocativa perché ritrae un santo “migrante” e perseguitato che giunse fortunosamente a Napoli, muovendosi dalla Tunisia con una barca senza né vele né remi.
Questo Santo Africano, che a Napoli fondò il suo monastero, è oggi il patrono del Rione Sanità e le sue spoglie mortali riposano dal 455 nell’ipogeo cristiano oggi denominato Catacombe di San Gaudioso.
Nel condannare lo sfregio all’opera di Massimo Pastore, il comitato Arcigay Antinoo di Napoli non condanna solo l’atto spregevole verso un’opera d’arte che restituisce una narrazione inclusiva e antidiscriminatoria ma esprime anche sincera preoccupazione verso un gesto che in passato ha già deturpato opere di street artists come TvBoy (il Papa di Pompei) o Pignon (La pietà secondo Pasolini) e che potrebbe non essere scevro di potenziali implicazioni razziste e xenofobe.