rainbow_party

Come ormai tutti sanno, il 28 maggio a Napoli si terrà nella municipalità di Bagnoli la manifestazione che inaugura l’Onda Pride 2016, quest'anno ancora più sentita a seguito dell'approvazione alla Camera del ddl Cirinnà sulle Unioni civili.

Quest’anno, all'interno del Comitato Pride, oltre alle più importanti associazioni per i diritti lgbt (Arcigay, Arcilesbica, Famiglie Arcobaleno e tante altre ancora) e alle associazioni che da anni lottano per la tutela del territorio di Bagnoli, vi è anche il gruppo de La Mamada, che da oltre un anno si occupa dell’intrattenimento delle persone della comunità lgbt e friendly partenopea prodigandosi sin dal primo momento nell’avvicinare il mondo delle associazioni ai giovani durante le serate di clubbing, creando rete, informazione e partecipazione, in una parola: associazionismo.

La Mamada negli ultimi mesi è scesa in campo in maniera gratuita dando spazio ad Arcigay ed invitando i partecipanti alle sue serate a contribuire alla realizzazione della parata del Pride, donando tutti i proventi al comitato organizzatore per coprire le spese della manifestazione.

Tra gli eventi in vista del Pride calendarizzati da La Mamada da oltre un mese vi è infatti la “Rainbow Fest” di questo sabato 14 maggio presso l'Accademia BiClub, un party che mai come oggi ha un valore ancora più simbolico.

È notizia di poche ore fa che un altro gruppo partenopeo organizzatore di serate di clubbing (che non hanno MAI voluto etichettare come gay friendly, rifiutando sempre l’accoglienza agli stand di Arcigay), ha improvvisamente programmato un party dedicato alle Unioni civili nella stessa data e a poche centinaia di metri dalla serata La Mamada, invitando la comunità lgbt a parteciparvi.

Riteniamo che questo atteggiamento sia disgregante, condannabile e inopportuno. Noi come Arcigay, insieme a tutte le associazioni lgbt, siamo a favore dell’associazionismo e sosteniamo chi lo mette in campo; siamo contrari a chi, in un momento così importante e delicato per l’intera comunità, strumentalizza le Unioni Civili a proprio vantaggio e senza conribuire alla causa.

Chiediamo, pertanto, alla Comunità lgbt napoletana tutta di fare una scelta coscienziosa e morale, continuando a sostenere le associazioni, il Pride e coloro che per questa causa investono tempo, lavoro, energie e talvolta anche denaro.

Chiediamo a tutti di festeggiare uniti e insieme. Chi ama il Pride saprà già cosa fare sabato 14 maggio 2016.

Fabrizio Sorbara
Vicepreidente Arcigay Napoli

f t g