Si è svolto mercoledì scorso il convegno Queering Football - Sport e omofobia, linguaggio gironalistico e pregiudizi da affrontare, organizzato da UISP in collaborazione con Arcigay, l’UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e il Centro Sinapsi dell’Univeristà degli Studi “FedericoII”, nell’ambito nel Programma di Formazione Continua dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti.
Nel corso della giornata di lavori si è discusso della Carta per una giusta terminologia da usare quando si parla di questioni lgbt (sulla falsariga della “carta di Roma” sui temi dell’immigrazione, voluta dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa) rivolta a giornalisti e operatori dell’informazione ma anche a istituzioni, associazioni e attivisti.
Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli e responsabile nazionale per lo sport di Arcigay ha invitato le società sportive - e nello specifico la Società Sportiva Calcio Napoli e le altre società campane - a partecipare ai prossimi Pride al fianco della comunità lgbt, come già avviene ad Amsterdam e Londra.
Tra i partecipanti all’incontro, segnaliamo la presenza di Gianluca Buonocore in rappresentanza del Savoia Calcio, (il cui vicepresidente nei giorni scorsi si è unito civilmente con il proprio compagno) che ha sottolineato quanta è ancora lunga la strada nel mondo dello sport perché venga serenamente vissuta l’omosessualità di atleti, tifosi e dirigenti.
Buonocore ha raccontato, infatti, quanto avvenuto durante la partita dell’Amore Libero di domenica scorsa, nel corso del quale la tifoseria organizzata non ha voluto indossare la maglia con la scritta “amore libero” preparata dalla società, per paura del giudizio delle altre tifoserie.