A Torre Annunziata, in via Sant'Antonio, strada di confine con Pompei, da alcuni mesi continua a resistere un singolare e a nostro avviso inaccettabile divieto antiprostituzione, segnale comparso dopo che nellâagosto 2015 il sindaco Starita firmò l'ordinanza anti lucciole contro la quale a suo tempo il Comitato Arcigay di Napoli chiese un immediato incontro al Sindaco di Torre Annunziata.
Chiediamo un incontro con il Sindaco Starita per poter discutere della utilità di una ordinanza proibizionista, vecchia, inutile se non addirittura dannosa e fallimentare come ogni forma di proibizionismo. Segnali e ordinanze di questo tipo hanno un sapore leghista che proprio non appartiene alla nostra cultura politica e sociale.
Quell'immagine riproduce la visione sessista e ideale della donna, peraltro accanto ad un palo, mortificandola e annientandone la dignità . I segnali che dovrebbero indicare un divieto di prostituzione in realtà sono una riproduzione di una visione maschilista e patriarcale che ha violato per secoli il genere femminile, che ha negato e anche mercificato, generando persino il fenomeno al quale si riferiscono.
Un paradosso inaccettabile. E se poi vogliamo tener conto del fenomeno, allora si prenda la questione dal punto di vista della persona, appunto, di chi non vede alternative, di chi subisce la violenza della strada perchè indotta, di chi decide con consapevolezza di volersi prostituire. Vietare è un abuso di potere che riceve chi non può fare altro, chi sulla strada trova l'unica fonte di guadagno che si vede rifiutare la sopravvivenza.
Un'inaccettabile presa di posizione al quale non si può guardare in alcun modo che con amarezza e dolore, che ci fa riflettere sul qualunquismo di certe azioni, sulla mancanza di sapere e sensibilità che prima di tutti colpisce le istituzioni. Chiediamo quindi l'immediata rimozione e la possibilità di un dialogo diretto con il sindaco di Torre Annunziata.