Il Comitato Provinciale Arcigay “Antinoo” di Napoli, in previsione di un’eccezionale ondata di freddo, invita le autorità cittadine ad aprire le stazioni della Metropolitana, le case comunali e tutti quei luoghi che possono dare accoglienza ai senza fissa dimora: già si sono verificati, infatti, decessi tra i senzatetto, ed è previsto nei prossimi giorni un ulteriore calo delle temperature.
Arcigay Napoli porta all’attenzione un fenomeno noto ma di cui raramente si parla: una fetta consistente di chi fa vita di strafa, infatti, è composto da persone omosessuali, considerate ormai una vera e propria categoria a rischio homelessness.
Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti (dove il fenomeno è in preoccupante espansione) circa il 30% dei senza tetto è composto da gay, lesbiche e trans (a fronte di una popolazione lgbt stimata tra il 5-10%).
Come lo stigma sociale e la solitudine, l’omosessualità è causa infatti anche di homelessness: molto spesso, e soprattutto in alcuni ambienti, si viene cacciati in seguito al coming out con il conseguente rischio di entrare nel giro della prostituzione.