In occasione della Giornata della Memoria (che si celebra a livello internazionale il 27 gennaio di ogni anno in commemorazione delle vittime dell’Olocausto) il Comune di Napoli, raccogliendo la proposta dall’ANPI–Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, promuove – in collaborazione con la Comunitа Ebraica, la Comunitа Rom e Sinti, l’Istituto di Storia della Resistenza Campana, l’Arcigay, l’Arcilesbica, l’Universitа Suor Orsola Benincaca e il Museo del Giocattolo – una serie di incontri e approfondimenti destinati agli istituti scolastici della città dal titolo “Il gioco della memoria. Per non dimenticare”.

Gli incontri avranno luogo dal 23 al 27 gennaio, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 presso il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore che ospita la mostra “Storie di giocattoli. Dal Settecento a Barbie”, dedicata a Ernest Lossa, bimbo vittima dell’eugenetica nazista.

Nel corso della settimana, referenti di Arcigay e Arcilesbica affronteranno il tema dell’Omocausto, ovvero la persecuzione di omosessuali, lesbiche e trans durante il regime nazifascita: Daniela Lourdes Falanga (responsabile di Arcigay Napoli per le politiche trans), Maria Rosaria Malapena (responsabile di Arcigay Napoli per i diritti delle persone disabili), Antonella Capone (presidente di Arcilesbica Napoli) e Antonello Sannino (presidente di Arcigay Napoli), oltre a Vincenzo Capuano (storico attivista di Arcigay Napoli e responsabile del Museo del Giocattolo di Napoli). 

“Questa settimana di incontri con le scuole di Napoli – dichiara Antonello Sannino,– proposta dall’ANPI e dal nostro Comitato e fortemente voluta dal Comune di Napoli, è una iniziativa fondamentale per ricordare le atrocità subite durante il nazifascismo da decine di migliaia di persone lesbiche, gay e transessuali. Purtroppo l’omocausto, la persecuzione appunto degli omosessuali e delle lesbiche durante la seconda guerra mondiale, è stato per troppi decenni persino negato, oggi vogliamo trasmettere alle nuove generazioni, il ricordo di una delle pagine più brutte della storia dell’uomo: per non dimenticare, per non abbassare mai la guardia soprattutto in un momento storico dove la paura dell’altro, del ‘diverso’, riporta in vita nella nostra fragile Europa lo spettro dell’odio razziale. Una settimana di confronto con le scuole per immaginare un’Europa senza muri e con più ponti, ponti di pace e di solidarietà”  

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