Vieniamo a conoscenza, tramite la stampa locale, della triste vicenda che vede vittima un tredicenne di Giugliano (NA) con lieve disabilità mentale, che solo l’ostinazione di una madre è riuscita a portare alla luce.
Secondo quanto scoperto dalla madre, insospettita da alcuni episodi, il ragazzo negli ultimi 4 anni sarebbe stato bullizzato e vittima di numerosi episodi di violenza, incluso ripetuti stupri di gruppo, ad opera di un branco di ragazzi tutti minorenni che organizzavano gli incontri “punitivi” tramite un gruppo Whatsapp.
“Vostro figlio è gay perciò fa queste cose”si sarebbero giustificati i ragazzi del branco (due dei quali al di sotto dei 14 anni) nel tentativo di giustificare le proprie azioni.
Arcigay Napoli esprime tutta la propria solidarietà e vicinanza umana al ragazzo alla sua mamma e alla sua famiglia.
“È un fatto agghiacciante – dichiara Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli – Questa storia triste e terribile porta in tutto il vuoto e la violenza della nostra società, le dinamiche di bullismo, cyberbullismo, l’omofobia strisciante, il mancato rispetto del dolore e della sofferenza altrui. L’indifferenza e la solitudine, l’incapacità della nostra società di colmare i vuoti educazionali, sentimentali ed emotivi dei nostri adolescenti fino a trasformarli in spietati carnefici di un ragazzino disabile.
Chiediamo, in assenza di progettazioni e leggi nazionali adeguate, subito una legge regionale contro l’omofobia e il bullismo. Registriamo ogni giorno fatti sempre più gravi nella nostra regione. Collaboriamo da tempo con la regione su percorsi di legge contro bullismo e omofobia che possano attuare da subito percorsi concreti di intervento, chiediamo di accelerare in tale direzione”