La Città Metropolitana di Napoli ha aderito alla Rete RE.A.DY, la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere che ha come obiettivo quello di promuovere a livello amministrativo politiche che vengano incontro alle esigenze delle persone lgbt, migliorandone la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi.

La Città Metropolitana di Napoli si aggiunge ad altre istituzioni campane che in passato hanno aderito alla Rete: i Comuni di Napoli, Salerno, Caserta, Portici, Pompei, Giugliano in Campania, San Paolo Bel Sito e San Giorgio a Cremano oltre alla Regione Campania (su sollecitazione delle associazioni lgbt campane subito dopo l’elezione di Vincenzo De Luca). 

Grande soddisfazione è stata espressa da Isabella Bonfiglio, Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Napoli che, raccogliendo le sollecitazioni di Arcigay Napoli, ha reso possibile questo traguardo.

“Regione, Comune e Città Metropolitana di Napoli insieme contro l’omo-transfobia, per Arcigay Napoli la costruzione di una rete con gli enti locali e con le Istituzioni democratiche è un passaggio fondamentale per la difesa dei diritti e delle istanze delle persone lgbt campane  – dichiara Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli – In un momento in cui soprattutto nel centro-nord alcuni comuni decidono di uscirne, in Campania le principali istituzioni aderiscono con convinzione alla Rete RE.A.DY.  Per noi queste adesioni devono rappresentare motivo di soddisfazione e di orgoglio”

“Solleciteremo ora gli enti perché avviino una serie di politiche concrete, come la formazione che fu fatta dalla Regione, dell’Università Federico II con la Rete ai vertici delle Forze dell’Ordine, estendendo gli interventi anche alla Scuola, alla Sanità, all’Amministrazione Pubblica e al mondo dell’informazione e della cultura. Con la Consigliera di Parità proveremo inoltre a rafforzare un percorso di contrasto alle discriminazioni ai danni delle persone lgbt in ambito lavorativo”

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