Ogni anno, dal 1998, ricorre il “Transgender day of Remembrance” (TDoR), evento realizzato su iniziativa di Gwendolyn Ann Smith, attivista transgender, per ricordare Rita Hester, il cui assassinio in Massachussets diede avvio al progetto web “Remembering Our Dead”, e nel 1999 a una veglia a lume di candela a San Francisco. Da allora l’evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo. Ogni anno in diverse città si organizzano iniziative per ricordare questa data, principalmente attraverso fiaccolate, sit-in e candle-linght il 20 novembre.

Quest’anno la città di Napoli ospiterà il 18 novembre la Trans Freedom March, evento nazionale  co-organizzato dall’Associazione Transessuali Napoli (ATN), sostenuto dal Comune di Napoli, dal nostro Comitato Arcigay di Napoli, dalle associazioni LGBT campane e  dal MIT  e dalle associazioni trans nazionali, una marcia da sempre di straordinario rilievo, creata da Sandeh Veet, donna transgender militante, che irromperà nelle strade per mettere in primo piano la voce delle persone Trans e l’agognata libertà che la comunità rivendica.

“Il diritto al lavoro, all’emancipazione negata, allo studio, alla ‘scelta’, ad una vita serena, restano ancora speranze per molti, e per questo diventano atti dirompenti e necessari di rivendicazione del proprio orgoglio – dichiara Daniela Lourdes Falanga, delegata ai diritti delle persone trans di Arcigay Napoli – Tante ancora le persone transgender assassinate, condannate ad un atroce destino solo perché intercettate nel loro coraggio e negate alla vita e Napoli, purtroppo, ha il triste primato che vide, solo nel 2016, 3 vittime Transgender a fronte di 7 persone in tutta Italia. Non a caso la marcia diventa, per questo, un importante messaggio nella città “madre” della comunità Trans.

Troppe le morti per odio transfobico, dal dicembre 2008 al dicembre 2016, 2343 vittime. Nel 2017 si contano approssimativamente 60 vittime. Questo almeno ci è dato sapere, tenendo in considerazione il fatto che molte persone trans non trovano giustizia nemmeno nella morte. Considerando questo, le vittime potrebbero essere in numero maggiore. Solo pochi giorni fa una donna transgender, proprio in prossimità del Tdor, è stata uccisa a Roma” 

 

Ed è proprio in prossimità del Tdor, da 4 anni ormai, che Arcigay Antinoo Napoli  con attività itineranti, culturali, di formazione e sensibilizzazione, promuove “Orgoglio Trans” che quest’anno, in concomitanza alla Marcia, si introdurrà nel carcere di Poggioreale perché anche negli spazi più marginali del mondo la comunità di persone transgender e omosessuali possano ricordare le vittime di odio transfobico attraverso un evento dedicato, per creare un momento di consapevolezza che garantirebbe un primo vero atto di emancipazione del carcere stesso.

 

Non il primo passo di questo tipo, visto che siamo già operativi in carcere per la comunità transgender e gay da diversi mesi, e con molto impegno, attraverso lo sportello “Al di là del muro”, nato grazie ad un protocollo d’intesa tra Arcigay Antinoo Napoli, Sinapsi e il Carcere di Poggioreale.

 

Altri appuntamenti per il TDoR: venerdì 17 novembre, presso la sede storica del Comitato Arcigay, la Casa Comune delle Differenze, si parlerà di violenza e odio nei confronti delle persone transgender con il Gruppo Giovani di Arcigay NapoliGiovedì 23 novembre ci sarà il consueto appuntamento di Poetè dedicato al TDoR, alle ore 18:30 al Chiaja Hotel de Charme, si presenterà il testo con un Adattamento alla lingua italiana delle linee guida per la pratica psicologica per persone transgender e gender nonconforming dell’American Psychological Association a cura di P. Valerio, V. Bochicchio, F. Mezza, A. Amodeo, R. Vitelli e C. Scandurra. 

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