Arcigay Napoli, in seguito al presunto episodio d’omofobia che si sarebbe verificato presso l’Ospedale della S.S. Annunziata di Napoli – stando a quanto denunciato ieri da una studentessa napoletana – plaude alla tempestiva reazione sia dell’Ordine degli Psicologi della Campania sia della stessa Direzione della ASL NA1.
Infatti, con rispettive note stampa, l’Ordine degli Psicologi della Campania ha manifestato l’intenzione di approfondire la vicenda per valutare la possibilità di avviare un procedimento disciplinare nei confronti della psicologa e la Direzione della ASL NA1 ha sottolineato l’impegno costante e concreto svolto dalla UOC - Tutela Salute Donna, struttura diretta dalla Dott.ssa Rosetta Papa.
Il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli, ben conscio del verificabile impegno di contrasto all’omotransfobia e alle discriminazioni di genere svolto sia dall’Ordine degli Psicologi della Campania sia dall’UOC - Tutela Salute Donna dell’Ospedale S.S. Annunziata di Napoli, diretto dalla dott.ssa Papa, sottolinea l’importanza di un lavoro sinergico che ha spesso condotto a collaborazioni proficue e importanti per l’intera comunità LGBT.
Relativamente al lavoro svolto con l’Unita’ Operativa diretta dalla Dott.ssa Papa, Daniela Lourdes Falanga – responsabile politiche trans di Arcigay Napoli e membro del Centro Sinapsi – dichiara: “Al di là dei casi di omotransfobia e di qualsiasi altro disagio si faccia vivere ad un paziente, che per diverse ragioni possono sfuggire ai dirigenti, l’Annunziata rimane, grazie alla dottoressa Papa un centro di spicco per umanità e professionalità dove la stessa illuminata dirigente ha messo più volte a confronto professionisti per garantire formazioni su temi sensibili che toccano la sfera della donna e del mondo LGBT. Abbiamo, quindi, più volte e in diversi momenti, offerto diverse esperienze a numerose platee di medici per garantire una ineccepibile accoglienza a persone particolarmente influenzate dallo stigma e dalla marginalità, per abbattere qualsiasi muro di pregiudizio che si pone tra il bisogno e la cura. Ho personalmente incontrato numerosissimi ginecologi nel presidio ospedaliero dell’Annunziata e grazie a quei confronti, altri medici in altri presidi ASL di Napoli, per realizzare interventi ineccepibili riguardo ad uomini e donne omosessuali e uomini e donne trans che, invece, solitamente rifiutavano le cure per i numerosi disagi incontrati nell’interlocuzione con chi li avrebbe dovuto curare. Abbiamo di certo chiarito quanto le persone, nelle infinite rappresentazioni di sé, debbano trovare professionalità, umanità, e serenità, nella naturale esposizione di un corpo non binario. La stessa dottoressa Papa, che si occupa di prendere in cura anche donne vittime di tratta e donne che vessano in grandi difficoltà, avrà cura di gestire al meglio quanto accaduto da straordinaria professionista e donna di grande umanità qual è”.