Napoli 28 giugno 2009  

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi viene a Napoli.

Vogliamo testimoniare l’insufficienza delle politiche messe in campo dal Governo per fronteggiare la crisi economica che attanaglia il mondo intero.  

Tale crisi lungi dall’essere sulla via del suo definitivo tramonto, come invece vorrebbe farci credere il Presidente del Consiglio, colpisce ancor più duramente quei territori già duramente messi alla prova dai processi di deindustrializzazione degli ani ’90. Il tasso di disoccupazione nella nostra Regione cresce più che nelle altre parti del Paese ed il Governo ostaggio delle politiche leghiste penalizza con scelte impopolari tutto il Meridione.

Vogliamo testimoniare che le politiche sul lavoro hanno anche una loro pertinenza giuridica che questo Governo insieme alle Associazioni degli Imprenditori stanno smantellando imbarbarendo una cultura giuslavorista fondata sul diritto al lavoro sancito in Costituzione e regolato da norme frutto delle lotte dei lavoratori.

Vogliamo ribadire che a soffrire maggior mente questa crisi sono quei soggetti che non riescono pienamente a godere de loro diritti di cittadinanza, che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro a causa del loro orientamento sessuale e quindi, esclusi dalla società italiana diventano capro espiatorio dei mali delle comunità ed oggetto delle politiche securitarie del Governo. 

Vogliamo ribadire a questo Governo ed al Presidente del Consiglio che la civiltà di un Paese si misura dalla qualità del proprio sistema scolastico, che quindi il governo ritiri il Decreto Gelmini che mina alle sue fondamenta il diritto allo studio dei giovani cittadini italiani.

Vogliamo testimoniare l'insopportabilità di questo assordante silenzio da parte del Ministro alle Pari Opportunita, on.Mara Carfagna, su una campagna mediatica che offende il ruolo delle donne e le relega in una posizione di appendice nel panorama sociale italiano, ed inoltre in questa città le associazioni LGBTQ si aspettavano diversa attenzione da parte del Ministero rispetto ai numerosi episodi di violenza omofobica accaduti, non ultimo quello di domenica 21 giugno.

Vogliamo dire al Presidente del Consiglio che diversi sono ormai i graffi portati alla nostra Costituzione, e che egli di tutto questo sarà ritenuto politicamente e moralmente responsabile.                   

PER QUESTI MOTIVI I GIURISTI DEMOCRATICI DI NAPOLI, LA COOPERATIVA DEDALUS, L’ARCIGAY NAPOLI, L’ATN, ADERISCONO AL PRESIDIO PROPOSTO DALLA CGIL NAPOLI IN PIAZZA MUNICIPIO DALLE ORE 9:30

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