COMUNICATO STAMPA
- Comitato Provinciale Arcigay Antinoo di Napoli Onlus -
Napoli, 20/01/2010
"Giorno della Memoria e "maleducazione"
Giorno della Memoria. E' una ricorrenza istituita con la
legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che
ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di
dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione
delle vittime del nazionalsocialismo (nazismo) e del
fascismo.
Gli omosessuali, troppo a lungo e ancora oggi troppo spesso
sono dimenticati, trattati come persone e vittime di serie B,
eppure è acclarato che con l'intento di purificare
la società tedesca e propagare l'ideale di razza Ariana,
i nazisti condannarono gli omosessuali come "socialmente
aberranti". Furono 100mila gli omosessuali arrestati dai
nazisti tra il 1933 e il 1945. Tra questi, 15mila vennero
internati nei campi di concentramento e solo 4mila
sopravvissero.
Dovrebbe essere compito delle scuole di ogni ordine e grado
adempiere al proprio compito educativo e formativo
celebrando il Giorno della Memoria, commemorando tutte le
vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, ivi comprese
le vittime dimentiche: "gli omosessuali".
Quanto è avvenuto in queste ore a Napoli da il segno
dell'arretratezza ed inadeguatezza di chi è chiamato ad
educare al rispetto delle differenze e alla non
discriminazione.
"L'Arcigay di Napoli, a nome del tavolo LGBT del Comune
di Napoli ha proposto la celebrazione della Giornata della
Memoria al Liceo Piero Calamandrei di Ponticelli, e
precisamente al dirigente scolastico, Prof. Sebastiano
Pesce, il quale si è dimostrato inizialmente favorevole
ad accogliere l'iniziativa Nel momento in cui è stata
declinata la sigla LGBT (Lesbica,gay,bisex,transgender) ha
cominciato a tergiversare, per poi giustificare il rifiuto
accampando presunte e ridicole ragioni procedurali.
Proprio la scuola che dovrebbe essere il luogo in cui si
insegna a valorizzare la cultura per le differenze e in cui
viene combattuta ogni forma di discriminazione è stata
oggi teatro di oscurantismo culturale dichiara Fabrizio
Sorbara - Presidente dell'Arcigay di Napoli - Auspichiamo in
un ravvedimento operoso del dirigente scolastico, in
mancanza gli suggeriamo di lasciare posto ad altri,
perché era suo compito organizzare e magari proporre
all'Arcigay una collaborazione per la celebrazione della
Giornata della Memoria, ma se poi giunge a rifiutare ogni
tipo di collaborazione, non ha senso che rimanga a
"diseducare". comments
- Comitato Provinciale Arcigay Antinoo di Napoli Onlus -
Napoli, 20/01/2010
legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che
ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di
dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione
delle vittime del nazionalsocialismo (nazismo) e del
fascismo.
Gli omosessuali, troppo a lungo e ancora oggi troppo spesso
sono dimenticati, trattati come persone e vittime di serie B,
eppure è acclarato che con l'intento di purificare
la società tedesca e propagare l'ideale di razza Ariana,
i nazisti condannarono gli omosessuali come "socialmente
aberranti". Furono 100mila gli omosessuali arrestati dai
nazisti tra il 1933 e il 1945. Tra questi, 15mila vennero
internati nei campi di concentramento e solo 4mila
sopravvissero.
Dovrebbe essere compito delle scuole di ogni ordine e grado
adempiere al proprio compito educativo e formativo
celebrando il Giorno della Memoria, commemorando tutte le
vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, ivi comprese
le vittime dimentiche: "gli omosessuali".
Quanto è avvenuto in queste ore a Napoli da il segno
dell'arretratezza ed inadeguatezza di chi è chiamato ad
educare al rispetto delle differenze e alla non
discriminazione.
"L'Arcigay di Napoli, a nome del tavolo LGBT del Comune
di Napoli ha proposto la celebrazione della Giornata della
Memoria al Liceo Piero Calamandrei di Ponticelli, e
precisamente al dirigente scolastico, Prof. Sebastiano
Pesce, il quale si è dimostrato inizialmente favorevole
ad accogliere l'iniziativa Nel momento in cui è stata
declinata la sigla LGBT (Lesbica,gay,bisex,transgender) ha
cominciato a tergiversare, per poi giustificare il rifiuto
accampando presunte e ridicole ragioni procedurali.
Proprio la scuola che dovrebbe essere il luogo in cui si
insegna a valorizzare la cultura per le differenze e in cui
viene combattuta ogni forma di discriminazione è stata
oggi teatro di oscurantismo culturale dichiara Fabrizio
Sorbara - Presidente dell'Arcigay di Napoli - Auspichiamo in
un ravvedimento operoso del dirigente scolastico, in
mancanza gli suggeriamo di lasciare posto ad altri,
perché era suo compito organizzare e magari proporre
all'Arcigay una collaborazione per la celebrazione della
Giornata della Memoria, ma se poi giunge a rifiutare ogni
tipo di collaborazione, non ha senso che rimanga a
"diseducare".