Comunicato Stampa
18-12-2014
Il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli si dichiara pronto a sostenere il sindaco De Magistris sia politicamente sia attraverso azioni legali appositamente studiate in relazione agli ultimi sviluppi nella vicenda della trascrizione di matrimoni tra coppie omosessuali.
L'Amministrazione comunale ha, infatti, promosso ricorso al TAR per la decisione del prefetto il quale, in ottemperanza di quanto disposto dal Ministero degli Interni, ha annullato le trascrizioni effettuate nelle città italiane. La cancellazione era stata disposta con circolare dal Ministro Alfano, nonostante la trascrizione dei matrimoni risulti propriamente legittima.
La motivazione del ricorso fornita dall'avvocatura comunale è che “la trascrizione non intende sostituirsi alla legislazione nazionale, ma solo certificare l'esistenza dei legami che, ex Art 3 Cost. Ed ex Art 12 della Convenzione Europea dei Diritti dell'uomo, non possono essere discriminati”.
La decisione di Alfano era stata presa dopo che alcuni Comuni italiani, in primis Napoli con il primo matrimonio trascritto a luglio, seguita da Bologna, Grosseto e Milano: un domino che ha coinvolto diverse città e interrotto dall'improvvisa e ingiusta decisione del Ministro degli Interni che ha aperto una stagione di battaglie tra sindaci e prefetti.
Qualche settimana fa, anche la Procura di Udine ha sostenuto le ragioni dei sindaci sottolineando l'assenza, nella figura del prefetto, di poteri abrogativi.
Il Comitato ringrazia profondamente il sindaco De Magistris e la sua amministrazione per il ricorso promosso e per l'ennesimo
L'Amministrazione comunale ha, infatti, promosso ricorso al TAR per la decisione del prefetto il quale, in ottemperanza di quanto disposto dal Ministero degli Interni, ha annullato le trascrizioni effettuate nelle città italiane. La cancellazione era stata disposta con circolare dal Ministro Alfano, nonostante la trascrizione dei matrimoni risulti propriamente legittima.
La motivazione del ricorso fornita dall'avvocatura comunale è che “la trascrizione non intende sostituirsi alla legislazione nazionale, ma solo certificare l'esistenza dei legami che, ex Art 3 Cost. Ed ex Art 12 della Convenzione Europea dei Diritti dell'uomo, non possono essere discriminati”.
La decisione di Alfano era stata presa dopo che alcuni grandi Comuni italiani (a seguito della sentenza del tribunale di Grosseto) in primis Napoli, con il primo matrimonio trascritto a luglio, seguita da Bologna, Milano e Roma: un domino che ha coinvolto diverse città e interrotto dall'improvvisa e ingiusta decisione del Ministro degli Interni che ha aperto una stagione di battaglie tra sindaci e prefetti.
Qualche settimana fa, anche la Procura di Udine ha sostenuto le ragioni dei sindaci sottolineando l'assenza, nella figura del prefetto, di poteri abrogativi.
Il Comitato ringrazia profondamente il sindaco De Magistris e la sua amministrazione per il ricorso promosso e per l'ennesimo esempio di civiltà e dignità.
Ufficio Stampa Arcigay Napoli
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Roberto e Miguel trascivono il loro matrimonio a Napoli
(foto Marco Tancredi)