Anche il comune di Forio, situato sull'isola d'Ischia, ha approvato, da pochi giorni, il Registro delle Unioni Civili.
Nel cuore di uno dei luoghi più suggestivi della Campania, il buonsenso e il progresso hanno aperto la coltre conservatrice che aleggiava sull'isola, dando, forse, il via a una reazione a catena che ci auguriamo potrebbe portare anche gli altri cinque comuni di Ischia a fare altrettanto.
In consiglio comunale la proposta è stata accolta con unanimità e con la presenza di una sola astensione. Il proponente, Domenico Savio, ha parlato di una “decisione storica”, che ha sopraffatto la cantinelante formula “le priorità sono altre”, troppo spesso evocata sia sul piano nazionale che su quello locale quando si tratta di diritti LGBT.
Forio è il nono comune (in precedenza Napoli, Portici, Pozzuoli, Casoria, Torre del Greco, Anacapri, Melito, Torre Annunziata) su 92 della ex provincia di Napoli a istituire, nel giro di pochissimi anni, un registro delle unioni civili: statisticamente siamo vicini al 10% dei comuni dell'area metropolitana di Napoli. Inoltre, se teniamo conto della distribuzione della popolazione nella suddetta area metropolitana, circa il 50% può usufruire dell'istituto.
Anche a Pompei, inoltre, l'assessore Marina Merenda ha ufficializzato l'adesione della città alla rete RE.A.DY, rete nazionale delle pubbliche amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.
Pompei è il terzo comune in Campania ad aver aderito al progetto, dopo Napoli e San Paolo Bel Sito.
Un risultato straordinario per la celerità con la quale ha risposto l'amministrazione di Pompei alle richieste avanzate, poche settimane fa, da Arcigay Napoli e Vesuvio Rainbow.
Una serie di risultati che oggi ci spingono a ribadire la nostra richiesta di poter inserire all'interno dello Statuto della città metropolitana di Napoli quei principi attraverso i quali possano essere rimossi tutti gli ostacoli che impediscano una effettiva parità tra tutte le cittadine ed i cittadini, dando quindi già nello Statuto un preciso riferimento al contrasto ad ogni forma di discriminazione, ivi comprese quelle legate all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
Tutto ciò e in attesa che finalmente il parlamento possa approvare la legge sulle Unioni Civili, viste le prossime elezioni regionali, chiediamo agli aspiranti Governatori, un impegno chiaro per l'approvazione di una legge regionale, sul modello siciliano, che possa tutelare le coppie omosessuali e contrastare efficacemente tutti i fenomeni di omofobia e di transfobia.
Comunicato stampa
Napoli, 13.04.2015
Pompei aderisce alla rete RE.A.DY, Forio istituisce il Registro delle Unioni Civili: ora subito Statuto Città metropolitana e legge regionale contro le discriminazioni.
Anche il comune di Forio, situato sull'isola d'Ischia, ha approvato, da pochi giorni, il Registro delle Unioni Civili.
Nel cuore di uno dei luoghi più suggestivi della Campania, il buonsenso e il progresso hanno aperto la coltre conservatrice che aleggiava sull'isola, dando, forse, il via a una reazione a catena che ci auguriamo potrebbe portare anche gli altri cinque comuni di Ischia a fare altrettanto.
In consiglio comunale la proposta è stata accolta con unanimità e con la presenza di una sola astensione. Il proponente, Domenico Savio, ha parlato di una “decisione storica”, che ha sopraffatto la cantinelante formula “le priorità sono altre”, troppo spesso evocata sia sul piano nazionale che su quello locale quando si tratta di diritti LGBT.
Forio è il nono comune (in precedenza Napoli, Portici, Pozzuoli, Casoria, Torre del Greco, Anacapri, Melito, Torre Annunziata) su 92 della ex provincia di Napoli a istituire, nel giro di pochissimi anni, un registro delle unioni civili: statisticamente siamo vicini al 10% dei comuni dell'area metropolitana di Napoli (a fronte del 2% su scala nazionale). Inoltre, se teniamo conto della distribuzione della popolazione nella suddetta area metropolitana, circa il 50% può usufruire dell'istituto.
Anche a Pompei, inoltre, l'assessore Marina Merenda ha ufficializzato l'adesione della città alla rete RE.A.DY, rete nazionale delle pubbliche amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.
Pompei è il terzo comune in Campania ad aver aderito al progetto, dopo Napoli e San Paolo Bel Sito.Un risultato straordinario per la celerità con la quale ha risposto l'amministrazione di Pompei alle richieste avanzate, poche settimane fa, da Arcigay Napoli e Vesuvio Rainbow.
Una serie di risultati che oggi ci spingono a ribadire la nostra richiesta di poter inserire all'interno dello Statuto della città metropolitana di Napoli quei principi attraverso i quali possono essere rimossi tutti gli ostacoli che impediscono una effettiva parità tra tutte le cittadine ed i cittadini, dando quindi già nello Statuto un preciso riferimento al contrasto ad ogni forma di discriminazione, ivi comprese quelle legate all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
Tutto ciò e in attesa che finalmente il parlamento possa approvare la legge sulle Unioni Civili, viste le prossime elezioni regionali, chiediamo agli aspiranti Governatori, un impegno chiaro per l'approvazione di una legge regionale, sul modello siciliano, che possa tutelare le coppie omosessuali e contrastare efficacemente tutti i fenomeni di omofobia e di transfobia.
Il Presidente
Antonello Sannino
mobile: 3922468663
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Ufficio Stampa
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