Documento Politico/Programmatico -Congresso 2008-:
RINASCIMENTO NAPOLETANO
Sono trascorsi quasi tre anni dall’ultimo congresso, molti non avrebbero scommesso sul nuovo direttivo che invece è durato ed ha lavorato proficuamente per l’associazione e per la rinascita del movimento Napoletano, ora articolato e complesso, maturo per più ambiziose mete come riportare a Napoli un Pride Nazionale.
Il programma che il passato direttivo si era dato è stato attuato: è stata garantita la partecipazione democratica alla vita associativa ed ai processi decisionali, cosa che non si è verificata nel passato. Gli “ex-arcigay”, sono oggi invitati a confrontarsi con il corpo associativo. L’Arcigay di Napoli è ora un’associazione democratica pronta a recepire le sollecitazioni e la partecipazione di ogni militante, nelle sedi proprie senza più baronie. E’ Consigliere Nazionale Arcigay, ad esempio, chi è stato indicato dal Congresso dei soci del comitato territoriale, secondo criteri trasparenti e democratici, la Prima Repubblica è finita anche in Arcigay.
Tra le tante cose fatte, ne citiamo una: la manifestazione “NapoliRainbow” , risposta orgogliosa alle prepotenze di matrice omofoba che ha significato il ritorno in piazza a Napoli di centinai di omosessuali e transessuali, dopotutto l’Arcigay di Napoli è stata tra le uniche associazioni del sud Italia capace di garantire la partecipazione di migliaia di militanti LGBT ai Pride di questi anni, a riprova ulteriore di essere fucina di militanza e locomotiva del movimento campano.
Questo evento (NapoliRainbow) da anche la cifra dell’agire politico dell’ associazione, il cui unico fine è la tutela e la promozione dei diritti delle persone omosessuali e trans. L’Arcigay di Napoli non ha inseguito e non dovrà inseguire il politico di turno, anteponendo le legittime aspirazioni politiche del singolo agli interessi dell’associazione e della comunità LGBT, ma dovrà ribadire ancora di più il ruolo sindacale e politico della associazione, distinto e distante dai partiti politici, ormai sempre più scatoloni vuoti, privi di militanza e di visetti reali.
Questo ruolo, politico e sindacale, non solo lo rivendichiamo ma ci è anche riconosciuto dalla comunità: chi subisce un torto sul posto di lavoro, o viene discriminato, o percosso perché omosessuale o trans si rivolge all’Arcigay di Napoli, sicuro di trovare interlocutori seri ed affidabili capaci di tutelare e difendere la dignità ed i diritti delle persone omosessuali e trans.
Coniughiamo, quindi, un “binomio necessario ed opportuno” in via di estinzione nella politica italiana e nel movimento omosessuale: rappresentanza e rappresentatività.
Il movimento LGBT napoletano
Il variegato movimento omosessuale e trans napoletano, dopo le prime incomprensioni e diffidenze ha avviato un difficile percorso di dialogo, ponendo come prioritario l’obbiettivo dell’unità del movimento per il bene della comunità napoletana tutta.
Spesso l’amministrazione e la cattiva politica ha approfittato delle divisioni interne al movimento per negare diritti e per non assumere posizioni chiare a favore delle persone e delle coppie omosessuali e trans. La costruzione di un percorso unitario ci dà l’opportunità di sostenere in modo coeso battaglie condivise, imponendo all’agenda politica locale questioni come la sicurezza delle persone omosessuali e trans ed il riconoscimento di pari diritti e dignità.
La partecipazione unitaria agli ultimi Pride di Bologna e Roma, nonché l’insediamento del tavolo LGBT presso l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, hanno certamente contribuito ad un percorso che ci porterà ad una manifestazione nazionale unitaria a fine settembre, evento annuale meritoriamente voluto lo scorso anno dall’Arcigay di Napoli, fatta propria dal restante movimento. Da questo anno sarà possibile fare il punto sulla condizione delle persone omosessuali e trans a Napoli, per avanzare unitariamente istanze, rivendicare “soggettività” e diritti a noi sino ad ora negati.
Non ci nascondiamo le difficoltà, non mancano le incomprensioni e le diffidenze in particolare verso realtà a democrazia limitata con la non certamente positiva tendenza alla prevaricazione dell’altro. In ogni caso cercheremo ciò che ci unisce piuttosto ciò che ci divide, consapevoli di un percorse molto difficile ma necessario per il bene di tutta la comunità LGBT napoletana.
Il nuovo protagonismo del movimento napoletano si è imposto anche in un movimento nazionale zoppo, radicato al nord mentre al sud stenta ad esistere, ciò comporta anche una marginalità politica del movimento omosessuale meridionale nella effettiva partecipazione ai processi decisionali di tutto il movimento.
Il percorso unitario intrapreso, rafforzerà quindi anche il protagonismo e la dignità del movimento omosessuale meridionale.
Per una associazione LGBT e non solo!
L’Arcigay di Napoli è una associazione non “separatista”, non “genderista”. Nei prossimi anni dovrà essere ancor più attuata una politica delle differenze, affinché nella stessa “casa comune” convivano: Gay, Lesbiche, Bisessuali, Trans e Familiari di Omosessuali e Trans. La nostra è un associazione locale che dovrà sperimentare un modo nuovo di essere LGBT: avere in se tutte le differenze, le esperienze ed i vissuti, in modo che concorrano “con le proprie specificità” al raggiungimento delle finalità comuni. Le differenze ed il confronto tra i diversi vissuti sono una ricchezza ed opportunità di crescita sinergica del movimento, ed giusto che abbiamo un luogo, un’“occasione” ovvero una associazione dove possano convivere e confrontarsi senza più anacronistici steccati. Non una confederazione, ma una associazione unitaria di tutte le componenti del movimento LGBT.
Rinascita e ri-generazioni
L’Arcigay di Napoli negli ultimi anni ha visto la crescita esponenziale dei propri iscritti diretti, in particolare ha visto la partecipazione delle nuove generazioni alla vita associativa. Purtroppo, per la cattiva gestione degli anni 1999-2004, è quasi mancante in associazione una intera generazione: quella compresa tra i 25 ed i 30 anni. Oggi l’Arcigay di Napoli è una associazione di giovani e giovanissimi, unica associazione Gay e Lesbica riconosciuta dalla Provincia di Napoli come associazione giovanile, ovvero con una preponderante ed attestata partecipazione di giovani alla vita associativa. Questo dato positivo ci deve dare il coraggio di dare un cambio generazionale al prossimo direttivo, e di fare ciò che andava fatto molti anni fa: ”dare spazio ai giovani”, non come concessione ma come rispondenza del mutato corpo associativo. E’ il mutato corpo associativo e della società che ci impone il cambiamento generazionale, porteremo così a compimento il compito che il passato direttivo si era dato: un’ associazione democratica e partecipata in cui viene garantita la partecipazione ai processi decisionali ed il ricambio degli organismi dirigenti.
Anche i vissuti e le istanze hanno ricevuto uno scossone, nuove generazioni significa: nuove idee, nuove proposte. Noi non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo chiuderci a riccio e legarci ai simboli o limitare la partecipazione ad una visione parziale della militanza, i partiti della sinistra non hanno saputo percepire tempestivamente i cambiamenti della società ed ora rischiano l’estinzione, noi per il bene dell’associazione dobbiamo avere il coraggio di cambiare, magari rischiando, ma la nuova Arcigay di Napoli è e sarà sempre più proiettata al futuro, chiunque vorrà fare questo viaggio con noi, di qualsiasi età, pensiero politico, orientamento sessuale e genere sarà il benvenuto.
Sia chiaro, non un invito al prepensionamento per ragioni anagrafiche di chi è parte attiva e propositiva dell’associazione, ma avvicendamento tra chi ha dichiarato di non volersi impegnare e chi intende invece con entusiasmo porsi al servizio dell’Arcigay e della Comunità LGBT Napoletana.
Arcigay Napoli: “affettività diffuse”
L’Arcigay nei prossimi anni, dovrà essere ancor più la casa di tutti e tutte. Luogo di aggregazione, di partecipazione alle battaglie politiche ma anche luogo di accoglienza e di ascolto dell’altro.
I modelli affettivi imposti dalla società sono eterosessisti. Nell’ immaginario comune i luoghi degli affetti sono la coppia e la famiglia tradizionale, noi come comunità LGBT siamo portatori o dovremmo essere comunque promotori di una comunità solidale. Ecco, l’Arcigay di Napoli dovrà essere modello e stimolo di una comunità LGBT solidale.
Tutte e le tantissime attività svolte dall’associazione sono realizzate da i volontari: partendo dalle cene sociali, il telefono amico, gli stand, il fare insieme il test HIV. Una numerosissima famiglia allargata la nostra, dove l’umanità e la solidarietà sono perno e motore della vita associativa.
L’amore per l’altro non ci può che rendere tutti migliori, l’Arcigay di Napoli sarà il luogo dei nostri “amori”, nel senso che dovremo essere sempre più capaci di “amare” l’altro socio che ci è affianco, nella consapevolezza di essere ricambiati da centinaia di militanti.
Campagna di Prevenzione
Uno dei molteplici aspetti su cui l'Arcigay di Napoli si è impegnata e che continuerà ad impegnarsi è la campagna di prevenzione sulle MTS (Malattie a Trasmissione Sessuale). La prevenzione fornita è costituita non solo da materiali informativi, ma anche da materiali direttamente interessati a salvaguardare la salute delle persone omosessuali e trans. Sarà compito dell'Arcigay di Napoli indirizzare e saper indirizzare la comunità LGBT verso strutture specializzate per i controlli sulle malattie a trasmissione sessuale, nella fattispecie: l'HIV.
L'informazione, la conoscenza e la prevenzione sono i principali strumenti in grado di salvaguardare la salute della nostra comunità LGBT, e non solo!
Lotta alle discriminazioni: “coming out” a testa alta!
In questi ultimi anni molto abbiamo fatto nella città di Napoli e nella provincia per contrastare ogni forma di discriminazione a danno di omosessuali e trans. Con manifestazioni di rilievo nazionale a Napoli, Sorrento, Paestum, ma anche con una attenta campagna di ascolto al servizio della città e della comunità, abbiamo assistito legalmente e gratuitamente moltissimi omosessuali e transessuali, ogni anno abbiamo presentato alla stampa e alla istituzioni il rapporto sugli atti di omofobia a Napoli.
Forme di reazione immediata che hanno portato ad un positivo riscontro: gay e lesbiche, grazie alla politica dell’Arcigay di Napoli, oggi hanno il coraggio di denunciare i propri aggressori. Oggi la stampa non racconta più gli episodi di aggressioni finite male, ma le denunce e le reazioni alle aggressioni ricevute. In questo alveo dovrà essere programmata l’attività politica del Comitato: “coming out” a testa alta, per difendere e rivendicare diritti per se e per gli alti al nostro fianco.
“Niente di grande è stato fatto al mondo senza il contributo della passione” e se la condizione degli omosessuali a Napoli sono migliorate è grazia alla passione dei tanti militanti dell’Arcigay di Napoli, se vogliamo possiamo essere artefici del nostro futuro. Possiamo tutti insieme, quindi, concorrere per l’affermazione della nostra esistenza libera, eguale, dignitosa, rivendicando il diritto di tutte e tutti alla felicità, anche la nostra!
Salvatore Simioli comments
RINASCIMENTO NAPOLETANO
”Una volta deciso che la cosa può e deve essere fatta, bisogna solo trovare il modo”
ABRAMO LINCOLN
ABRAMO LINCOLN
Sono trascorsi quasi tre anni dall’ultimo congresso, molti non avrebbero scommesso sul nuovo direttivo che invece è durato ed ha lavorato proficuamente per l’associazione e per la rinascita del movimento Napoletano, ora articolato e complesso, maturo per più ambiziose mete come riportare a Napoli un Pride Nazionale.
Il programma che il passato direttivo si era dato è stato attuato: è stata garantita la partecipazione democratica alla vita associativa ed ai processi decisionali, cosa che non si è verificata nel passato. Gli “ex-arcigay”, sono oggi invitati a confrontarsi con il corpo associativo. L’Arcigay di Napoli è ora un’associazione democratica pronta a recepire le sollecitazioni e la partecipazione di ogni militante, nelle sedi proprie senza più baronie. E’ Consigliere Nazionale Arcigay, ad esempio, chi è stato indicato dal Congresso dei soci del comitato territoriale, secondo criteri trasparenti e democratici, la Prima Repubblica è finita anche in Arcigay.
Tra le tante cose fatte, ne citiamo una: la manifestazione “NapoliRainbow” , risposta orgogliosa alle prepotenze di matrice omofoba che ha significato il ritorno in piazza a Napoli di centinai di omosessuali e transessuali, dopotutto l’Arcigay di Napoli è stata tra le uniche associazioni del sud Italia capace di garantire la partecipazione di migliaia di militanti LGBT ai Pride di questi anni, a riprova ulteriore di essere fucina di militanza e locomotiva del movimento campano.
Questo evento (NapoliRainbow) da anche la cifra dell’agire politico dell’ associazione, il cui unico fine è la tutela e la promozione dei diritti delle persone omosessuali e trans. L’Arcigay di Napoli non ha inseguito e non dovrà inseguire il politico di turno, anteponendo le legittime aspirazioni politiche del singolo agli interessi dell’associazione e della comunità LGBT, ma dovrà ribadire ancora di più il ruolo sindacale e politico della associazione, distinto e distante dai partiti politici, ormai sempre più scatoloni vuoti, privi di militanza e di visetti reali.
Questo ruolo, politico e sindacale, non solo lo rivendichiamo ma ci è anche riconosciuto dalla comunità: chi subisce un torto sul posto di lavoro, o viene discriminato, o percosso perché omosessuale o trans si rivolge all’Arcigay di Napoli, sicuro di trovare interlocutori seri ed affidabili capaci di tutelare e difendere la dignità ed i diritti delle persone omosessuali e trans.
Coniughiamo, quindi, un “binomio necessario ed opportuno” in via di estinzione nella politica italiana e nel movimento omosessuale: rappresentanza e rappresentatività.
Il movimento LGBT napoletano
Il variegato movimento omosessuale e trans napoletano, dopo le prime incomprensioni e diffidenze ha avviato un difficile percorso di dialogo, ponendo come prioritario l’obbiettivo dell’unità del movimento per il bene della comunità napoletana tutta.
Spesso l’amministrazione e la cattiva politica ha approfittato delle divisioni interne al movimento per negare diritti e per non assumere posizioni chiare a favore delle persone e delle coppie omosessuali e trans. La costruzione di un percorso unitario ci dà l’opportunità di sostenere in modo coeso battaglie condivise, imponendo all’agenda politica locale questioni come la sicurezza delle persone omosessuali e trans ed il riconoscimento di pari diritti e dignità.
La partecipazione unitaria agli ultimi Pride di Bologna e Roma, nonché l’insediamento del tavolo LGBT presso l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, hanno certamente contribuito ad un percorso che ci porterà ad una manifestazione nazionale unitaria a fine settembre, evento annuale meritoriamente voluto lo scorso anno dall’Arcigay di Napoli, fatta propria dal restante movimento. Da questo anno sarà possibile fare il punto sulla condizione delle persone omosessuali e trans a Napoli, per avanzare unitariamente istanze, rivendicare “soggettività” e diritti a noi sino ad ora negati.
Non ci nascondiamo le difficoltà, non mancano le incomprensioni e le diffidenze in particolare verso realtà a democrazia limitata con la non certamente positiva tendenza alla prevaricazione dell’altro. In ogni caso cercheremo ciò che ci unisce piuttosto ciò che ci divide, consapevoli di un percorse molto difficile ma necessario per il bene di tutta la comunità LGBT napoletana.
Il nuovo protagonismo del movimento napoletano si è imposto anche in un movimento nazionale zoppo, radicato al nord mentre al sud stenta ad esistere, ciò comporta anche una marginalità politica del movimento omosessuale meridionale nella effettiva partecipazione ai processi decisionali di tutto il movimento.
Il percorso unitario intrapreso, rafforzerà quindi anche il protagonismo e la dignità del movimento omosessuale meridionale.
Per una associazione LGBT e non solo!
L’Arcigay di Napoli è una associazione non “separatista”, non “genderista”. Nei prossimi anni dovrà essere ancor più attuata una politica delle differenze, affinché nella stessa “casa comune” convivano: Gay, Lesbiche, Bisessuali, Trans e Familiari di Omosessuali e Trans. La nostra è un associazione locale che dovrà sperimentare un modo nuovo di essere LGBT: avere in se tutte le differenze, le esperienze ed i vissuti, in modo che concorrano “con le proprie specificità” al raggiungimento delle finalità comuni. Le differenze ed il confronto tra i diversi vissuti sono una ricchezza ed opportunità di crescita sinergica del movimento, ed giusto che abbiamo un luogo, un’“occasione” ovvero una associazione dove possano convivere e confrontarsi senza più anacronistici steccati. Non una confederazione, ma una associazione unitaria di tutte le componenti del movimento LGBT.
Rinascita e ri-generazioni
L’Arcigay di Napoli negli ultimi anni ha visto la crescita esponenziale dei propri iscritti diretti, in particolare ha visto la partecipazione delle nuove generazioni alla vita associativa. Purtroppo, per la cattiva gestione degli anni 1999-2004, è quasi mancante in associazione una intera generazione: quella compresa tra i 25 ed i 30 anni. Oggi l’Arcigay di Napoli è una associazione di giovani e giovanissimi, unica associazione Gay e Lesbica riconosciuta dalla Provincia di Napoli come associazione giovanile, ovvero con una preponderante ed attestata partecipazione di giovani alla vita associativa. Questo dato positivo ci deve dare il coraggio di dare un cambio generazionale al prossimo direttivo, e di fare ciò che andava fatto molti anni fa: ”dare spazio ai giovani”, non come concessione ma come rispondenza del mutato corpo associativo. E’ il mutato corpo associativo e della società che ci impone il cambiamento generazionale, porteremo così a compimento il compito che il passato direttivo si era dato: un’ associazione democratica e partecipata in cui viene garantita la partecipazione ai processi decisionali ed il ricambio degli organismi dirigenti.
Anche i vissuti e le istanze hanno ricevuto uno scossone, nuove generazioni significa: nuove idee, nuove proposte. Noi non possiamo, non dobbiamo e non vogliamo chiuderci a riccio e legarci ai simboli o limitare la partecipazione ad una visione parziale della militanza, i partiti della sinistra non hanno saputo percepire tempestivamente i cambiamenti della società ed ora rischiano l’estinzione, noi per il bene dell’associazione dobbiamo avere il coraggio di cambiare, magari rischiando, ma la nuova Arcigay di Napoli è e sarà sempre più proiettata al futuro, chiunque vorrà fare questo viaggio con noi, di qualsiasi età, pensiero politico, orientamento sessuale e genere sarà il benvenuto.
Sia chiaro, non un invito al prepensionamento per ragioni anagrafiche di chi è parte attiva e propositiva dell’associazione, ma avvicendamento tra chi ha dichiarato di non volersi impegnare e chi intende invece con entusiasmo porsi al servizio dell’Arcigay e della Comunità LGBT Napoletana.
Arcigay Napoli: “affettività diffuse”
L’Arcigay nei prossimi anni, dovrà essere ancor più la casa di tutti e tutte. Luogo di aggregazione, di partecipazione alle battaglie politiche ma anche luogo di accoglienza e di ascolto dell’altro.
I modelli affettivi imposti dalla società sono eterosessisti. Nell’ immaginario comune i luoghi degli affetti sono la coppia e la famiglia tradizionale, noi come comunità LGBT siamo portatori o dovremmo essere comunque promotori di una comunità solidale. Ecco, l’Arcigay di Napoli dovrà essere modello e stimolo di una comunità LGBT solidale.
Tutte e le tantissime attività svolte dall’associazione sono realizzate da i volontari: partendo dalle cene sociali, il telefono amico, gli stand, il fare insieme il test HIV. Una numerosissima famiglia allargata la nostra, dove l’umanità e la solidarietà sono perno e motore della vita associativa.
L’amore per l’altro non ci può che rendere tutti migliori, l’Arcigay di Napoli sarà il luogo dei nostri “amori”, nel senso che dovremo essere sempre più capaci di “amare” l’altro socio che ci è affianco, nella consapevolezza di essere ricambiati da centinaia di militanti.
Campagna di Prevenzione
Uno dei molteplici aspetti su cui l'Arcigay di Napoli si è impegnata e che continuerà ad impegnarsi è la campagna di prevenzione sulle MTS (Malattie a Trasmissione Sessuale). La prevenzione fornita è costituita non solo da materiali informativi, ma anche da materiali direttamente interessati a salvaguardare la salute delle persone omosessuali e trans. Sarà compito dell'Arcigay di Napoli indirizzare e saper indirizzare la comunità LGBT verso strutture specializzate per i controlli sulle malattie a trasmissione sessuale, nella fattispecie: l'HIV.
L'informazione, la conoscenza e la prevenzione sono i principali strumenti in grado di salvaguardare la salute della nostra comunità LGBT, e non solo!
Lotta alle discriminazioni: “coming out” a testa alta!
In questi ultimi anni molto abbiamo fatto nella città di Napoli e nella provincia per contrastare ogni forma di discriminazione a danno di omosessuali e trans. Con manifestazioni di rilievo nazionale a Napoli, Sorrento, Paestum, ma anche con una attenta campagna di ascolto al servizio della città e della comunità, abbiamo assistito legalmente e gratuitamente moltissimi omosessuali e transessuali, ogni anno abbiamo presentato alla stampa e alla istituzioni il rapporto sugli atti di omofobia a Napoli.
Forme di reazione immediata che hanno portato ad un positivo riscontro: gay e lesbiche, grazie alla politica dell’Arcigay di Napoli, oggi hanno il coraggio di denunciare i propri aggressori. Oggi la stampa non racconta più gli episodi di aggressioni finite male, ma le denunce e le reazioni alle aggressioni ricevute. In questo alveo dovrà essere programmata l’attività politica del Comitato: “coming out” a testa alta, per difendere e rivendicare diritti per se e per gli alti al nostro fianco.
“Niente di grande è stato fatto al mondo senza il contributo della passione” e se la condizione degli omosessuali a Napoli sono migliorate è grazia alla passione dei tanti militanti dell’Arcigay di Napoli, se vogliamo possiamo essere artefici del nostro futuro. Possiamo tutti insieme, quindi, concorrere per l’affermazione della nostra esistenza libera, eguale, dignitosa, rivendicando il diritto di tutte e tutti alla felicità, anche la nostra!
Salvatore Simioli