Arcigay Napoli 2.0 in movimento

arcilogo

Documento Politico per il Congresso dell’ 11 Dicembre 2009

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Una volta deciso che la cosa può e deve essere fatta, bisogna solo trovare il modo
ABRAMO LINCOLN

 

PREMESSA

 

Il senso di questo documento non vuol essere solo politico, ma anche organizzativo: intendiamo analizzare le buone prassi attuate nel passato per riproporle, vagliare criticamente ciò che non ha funzionato, tracciare obiettivi da raggiungere ma anche indicare i mezzi per realizzarli.

 

DA DOVE PARTIAMO

 

Il Comitato Provinciale Arcigay Antinoo di Napoli, associazione di promozione sociale senza fini di lucro, è “nata“ il 22 ottobre 2005, mentre Arcigay è attiva a Napoli da 25 anni. L'associazione ha fini solidaristici, di volontariato sociale ed opera con l'azione diretta, spontanea, personale e gratuita dei propri aderenti nel settore della tutela dei diritti civili, della prevenzione e del contrasto all'emarginazione, della promozione della cultura e di attività ricreative. Si impegna nella promozione di diritti e diffusione della cultura glbtqi*, contribuendo ad accrescere nella società una visione positiva dell'essere omosessuale o transessuale.

IL CONTESTO DEL MOVIMENTO GLBT CAMPANO

 

Frammentazione. Una parola che descrive bene l’attuale stato dei rapporti politici tra le forze presenti in campo. In questa situazione riteniamo l’azione non coordinata dei singoli, inefficace, se non addirittura lesiva nei confronti delle reciprocità. Attraverso un nuovo percorso di dialogo e di confronto, Arcigay Napoli intende farsi promotore di una ritrovata unità del movimento glbt campano, andando ad interagire con tutti i soggetti che oggi si muovono nel campo della difesa e promozione dei diritti e della cultura delle persone glbt. Non intendiamo semplicemente dialogare; il passato ci ha insegnato che servono regole condivise e che è più che mai necessaria una cesura netta con prassi di movimento che in passato si sono rivelate inefficaci. Rivendichiamo le nostre diversità: non intendiamo andare nella direzione della creazione di un soggetto unico e omnicomprensivo; ciò a cui puntiamo è la realizzazione di obiettivi unici e condivisi, decisi insieme, che tengano conto dei percorsi e delle modalità d’azione di chi vi partecipa. Intendiamo mettere in campo tutte le forze possibili per passare da una fase di movimento ad una di comunità.

DENTRO I MOVIMENTI

 

Arcigay non è semplicemente un’associazione di e per omosessuali. E’ un soggetto che si batte per la rivendicazione e l’ottenimento dei diritti civili e per il miglioramento e la garanzia delle condizioni di vita dei soggetti oppressi. Intendiamo partecipare organicamente e in concerto con tutti gli altri movimenti sociali. L’apporto che pratiche e soggettività altre possono portare alla nostra causa è da ritenere non indifferente. Non intendiamo semplicemente dialogare con gli altri movimenti, ci impegniamo ad esserne parte attiva e propositiva, cercando, dove possibile di dare spazio ulteriore all’espressione dei nostri conflitti e delle nostre tematiche caratterizzanti.

LA NUOVA BASE ASSOCIATIVA

 

Rispetto al precedente congresso ci troviamo di fronte ad una base associativa completamente rinnovata e diversa. Da un lato il rinnovamento, fisiologico, ci impone di ripercorrere un percorso di condivisione di categorie e termini: la rinnovata volontà di partecipazione e di volersi mettere in gioco in prima persona ci impone di mettere a disposizione dei soci maggiori e nuovi strumenti per valorizzare, stimolare e garantire la partecipazione. Tutti i soci devono essere messi nelle condizioni di poter valorizzare le proprie competenze e le proprie idee. Dovrà essere dato maggior spazio ai momenti assembleari e di elaborazione politica dell’associazione. Il passaggio da un consiglio direttivo ad un più mero esecutivo vuol dire proprio questo: valorizzare la figura decisionale delle assemblee collettive che servano da linee guida sempre aggiornate per l’esecutivo, che avrà il compito di metterle in pratica. Saranno moltiplicati i momenti assembleari, così come anche le riunioni dei gruppi e delle commissioni.

 

GIOVANI E SCUOLA

Dobbiamo partire dalla difficoltà di coinvolgimento alla partecipazione, sia nei momenti ricreativi che assembleari, dei giovani.  Negli anni passati con una serie di iniziative,il comitato napoletano, ha realizzato, lavorando con e per i giovani, molti cambiamenti nella realtà omosessuale della nostra città. Con il tempo alcuni di quei ragazzi si sono sempre più allontanati dalla nostra associazione, sostituendola con discoteche e bar.

Partiamo dal fatto che quanto era stata fatto in passato abbia avuto dei riscontri positivi, arenandosi però su lungo periodo: il nuovo gruppo giovani che è venuto a formarsi, punta sull’aiuto e sullo scambio continuo datogli dagli altri gruppi giovani italiani,  per poter riavviare un grande progetto che si fonda principalmente sull’intensificazione e valorizzazione della partecipazione giovanile.

Intensificare tale partecipazione richiede un lavoro costante di gruppo, attraverso una concreta pianificazione e calendarizzazione degli appuntamenti.

Prevediamo un lungo ciclo di incontri in sede ma non solo; la creazione di un cineforum rivolto ai giovani, uno sportello di ascolto, e la creazione di un safe-space di autoaccoglienza per i soggetti che si trovano in un percorso di autoaccettazione personale già avviato, mentre per coloro che si trovano in una fase di pre-accettazione saranno previsti dei momenti di accoglienza personale, anche attraverso operatori formati allo scopo.

Altro campo d’intervento, con riferimento all’utenza giovani sarà quello delle scuole.

Ancora oggi infatti al loro interno si assiste a gravissimi episodi di omofobia. In modo particolare è da sottolineare come  sia proprio l ‘ istituzione scolastica ad essere  il fulcro di queste violenze: gli studenti  lgbt sempre piu spesso non denunciano le discriminazioni subite, temendo possibili ritorsioni dai propri docenti e colleghi di scuola. Molto spesso inoltre i dirigenti scolastici, alo verificarsi di episodi di omofobia, nel comunicare con i genitori, anziché denunciare l’accaduto pongono particolare attenzione sugli orientamenti sessuali dei ragazzi, rendendogli più difficili eventuali percorsi di coming-out e di accettazione. Al fine di  arginare  questa grave situazione Arcigay Napoli attuerà una serie di interventi, intessendo rapporti di  collaborazione  con le associazioni dei genitori , i sindacati , le associazioni dei docenti , dei dirigenti scolastici , e in modo particolare con le associazioni studentesche. Arcigay Napoli ha in passato sperimentato proficue esperienze con i collettivi studenteschi all’ interno delle scuole portando avanti progetti per contrastare il bullismo omofobico. Intendiamo farci portatori delle istanze lgbt all’ interno delle scuole creando sportelli di ascolto in ogni scuola , avviando progetti al fine di garantire, da un lato, l’evitarsi di situazioni di discriminazione, e dall’altro, fornire gli strumenti per elaborare una piena consapevolezza di sé unitamente ad un percorso che si fondi sulla reciprocità tra gli studenti lgbt e le rispettive famiglie. Intendiamo inoltre porre in essere delle iniziative artistiche e sportive a tematica lgbt che possono aiutare una concreta sensibilizzazione sul fenomeno per la popolazione studentesca tutta.

 

INCENTIVARE LA PARTECIPAZIONE FEMMINILE

 

Arcigay Napoli è da sempre l’associazione di tutte le persone LGBT. Negli ultimi tempi la partecipazione femminile, delle lesbiche, ha visto una fase di preoccupante regressione.

In questo contesto ci sembra importante aprire ancora di più le porte a chi per anni, forse, si è sentita “sola”. Intendiamo  riproporre, appunto, azioni rivolte alle donne, in particolare, re-istituendo iniziative di buone prassi del passato, come  ad esempio il “gruppo donne” facendo in modo che diventi punto d’ incontro, d’ascolto e di scambio di idee, affinché anche questa specificità sia parte attiva del nostro circolo.

Gli interventi saranno, appunto, volti a formare un gruppo lesbo che possa dar luogo ad azioni di discussione ma anche di promozione sociale, quali la realizzazione di iniziative pubbliche. Collaboreremo attivamente e proficuamente anche con le realtà presenti già sul territorio, come ad esempio Arcilesbica.

In questo nuovo triennio ci aspettano sfide difficili circa il rilancio della partecipazione femminile, e noi, in coerenza con le nostre idee le affronteremo facendo affermando “I CARE!” cioè “MI interesso”. Interessarsi di se ma anche di chi come  noi, in un percorso ancora non avviato, ha bisogno di essere supportata. Alle donne di Arcigay Napoli sarà garantito il proprio spazio di autonomia ed autodeterminazione, al quale si dovrà far corrispondere una rinnovata spinta alla partecipazione.

SEMPRE DI PIÙ CENTRO SERVIZI

 

Se da un lato sarà data maggior attenzione alla partecipazione politica, dall’ altro essa dovrà essere garantita a tutti, anche attraverso l’abbattimento delle barriere ideologiche e materiali che separano molti soci da un pieno inserimento all’interno dell’associazione. Dovranno essere previsti dei percorsi di accoglienza specializzata e dovranno essere forniti tutti i possibili servizi di supporto ai soci quali lo sportello legale, un servizio di consulenza psicologica, in particolar modo per le persone trans*; un consultorio sulla salute. A questi vanno affiancati dei momenti di inserimento associativo, attraverso pratiche aggregative quali cene sociali, proiezione di film, e gruppi di ascolto e discussione.

 

SALUTE NEL MONDO LGBT

 

L’ Arcigay Napoli si propone di cercare un’intesa con l’Università, l’OdM, l’OdP e le Asl della provincia di Napoli per trattare in modo più approfondito le seguenti tematiche e problematiche di salute fisica e psicologica del mondo Lgbt:

 

 

  1. Diffusione dell’uso del preservativo anche nei rapporti stabili e distribuzione di materiale gratuito tra gli adolescenti;
  2. Diffusione del test HIV per aumentare il numero di persone che possono ricevere cure adeguate in tempi utili e cambiare stile di vita;
  3. Diffusione della mammografia e del paptest tra le donne lesbiche e prevenzione delle candidosi e delle infezioni da papilloma virus;
  4. Diffusione della prevenzione del disagio psicologico tra le persone Lgbt, con particolare riguardo al danno prodotto dalle terapie riparative;
  5. Diffusione della prevenzione dell’abuso di sostanze stupefacenti, incluso tabagismo ed alcolismo, nella popolazione Lgbt.

 

 

VALORIZZAZIONE DELLO SPAZIO RICREATIVO FREEID.BIZ

 

FreeID è uno spazio d’incontro di tutta la comunità LGBT, un luogo dentro Arcigay Napoli aperto ai soci e  a coloro i quali per la prima volta entrano in associazione. Uno spazio da gestire in modo autonomo ed interno all’associazione, sempre aperto, nel quale espletare l’importante funzione dell’ accoglienza e nel quale si può liberamente scambiare opinioni ed idee, un luogo attraversabile da tutt*. Questo spazio si propone di essere il “trampolino di lancio” dell’associazione, essendo sempre aperto e pronto ad accontentare le richieste di tutti, che spontaneamente possono proporre idee per rilanciare e rendere partecipati tutti gli spazi messi a disposizione.

Ogni persona è importante per noi, ogni idea; insieme le valuteremo e cercheremo di dare concretezza ai progetti e alle suggestioni che dai soci arriveranno.

Il FreeID così come è attualmente, ospiterà serate a tema tipo: karaoke, serate ludiche ma anche cineforum e discoforum.

Il FreeID, inoltre, offre a tutti i soci, contro la crisi economica, dei prodotti da acquistare con il solo scopo di auto-finanziare l’ associazione, a prezzi sociali, dalle classiche bibite, agli appetitosi aperitivi fino alle cene sociali.

PARTECIPAZIONE E TRASPARENZA

 

I soci dovranno essere coinvolti maggiormente anche nell’aspetto organizzativo dell’associazione. Sarà necessario trovare insieme modi e forme di autofinanziamento che garantiscano all’associazione la base naturale sulla quale programmare le proprie iniziative. Seguendo la buona prassi avviata sarà attuata una gestione economica partecipata e trasparente. I soci tutti dovranno partecipare al sussidio dell’associazione, ove possibile proponendo e facendosi singolarmente promotori di iniziative che garantiscano un ritorno economico per l’associazione; è anche questo il caso di eventuali professionalità che si metteranno a disposizione per la realizzazione di progetti con le pubbliche amministrazioni.

IL RAPPORTO CON LE REALTA’ COMMERCIALI

 

Per troppo tempo i cosiddetti “locali commerciali” sono stati marginalizzati e tenuti fuori da un discorso di avanzamento politico generale dell’associazione: dobbiamo recuperare l’intuizione che portò anni addietro alla costruzione del “circuito ricreativo”. I locali commerciali, che sono il luogo dove si riscontra la maggior presenza di socie e di soci, dovranno essere il luogo privilegiato del nostro agire politico. Presso le loro strutture, con una calendarizzazione folta e accurata, promuoveremo iniziativa culturali e politiche, cercando passo dopo passo di far avvicinare anche coloro i quali hanno rapporto con la nostra associazione unicamente attraverso di loro. Esse d’altro canto dovranno anche sostenere le restanti iniziative organizzate dall’associazione tutta, seguendo ad esempio la buona prassi avviata durante il percorso di costruzione della maratona contro l’omofobia.

Anche il rapporto con le realtà non Arcigay andrà rivisto: dovremo dialogare certamente anche con quelle realtà, coinvolgendo loro, e i loro utenti nei nostri processi; ci faremo portatori delle nostre istanze presso di loro e instaureremo una fattiva collaborazione, sottoscrivendo un patto di reciprocità. Sarà anche nelle realtà ricreative tutte che si dispiegherà la nostra azione politica e la ricerca di nuovi soci. Pensiamo alla possibilità di creare un “coordinamento realtà commerciali”, presieduto da Arcigay, che non si occupi di dirimere le ovvie dinamiche di concorrenza di mercato tra le varie strutture, ma che si ponga nella condizione di “interfaccia” tra l’associazione e il variegato mondo dei locali commerciali glbt in Campania, proponendo iniziative e svolgendo una ulteriore funzione di raccordo tra essi e la comunità, ascoltandone le istanze e proponendo soluzioni. Costruiremo un circolo virtuoso che porti alla reciprocità di questi due mondi fin’ora rimasti distanti.

FORMAZIONE E RI-GENERAZIONI

 

Grande spazio sarà dato ai momenti di formazione, rivolti soprattutto alle nuove generazioni. Intendiamo avviare dei processi formativi a 360 gradi in modo da sviluppare competenze da investire direttamente all’interno del nostro comitato. In particolar modo intendiamo privilegiare gli aspetti dell’accoglienza, formale e non formale. Intendiamo avere figure formate che portino avanti la nostra azione all’interno dei presidi educativi. Intendiamo fornire supporto completo sia materiale che psicologico che di orientamento a tutti i soci e coloro i quali si rivolgeranno ai nostri servizi, individuando in particolar modo azioni e campagne comunicative che permettano la conoscenza e la fruibilità degli stessi anche all’esterno dell’associazione.

A tal scopo sarà istituita un apposito gruppo operativo sui progetti che si occuperà della ricerca di bandi sia presso le pubbliche amministrazioni che attraverso altri canali. Il G.O.P. (gruppo operativo progetti) godrà di autonomia e si raccorderà con l’esecutivo attraverso il componente con la delega al coordinamento progetti. Il G.O.P. dovrà inoltre garantire una progettazione che dia sostegno economico all’associazione anche attraverso la pratica del fund-raising.

UNO SGUARDO AL CONTESTO ASSOCIATIVO NAZIONALE

 

Così come da buona prassi consolidata, intendiamo essere un elemento di critica costruttiva e di riporto delle nostre istanze di presidio territoriale in tutti i consessi dell’associazione nazionale. Intendiamo contribuire alla costruzione e alla pratica della linea politica nazionale. Questo percorso sarà proseguito attraverso una presenza attiva e qualificata all’interno del consiglio nazionale e in stretto raccordo con l’esecutivo, il segretario nazionale e il gruppo di lavoro “comitati” all’interno del consiglio nazionale. Sarà rinforzato il livello di osmosi tra il contesto nazionale e la dialettica locale. Tutti i soci saranno messi nelle condizioni di seguire e di contribuire fattivamente all’elaborazione politica nazionale.

ESTENSIONE TERRITORIALE DELLA NOSTRA AZIONE

 

Il dispiegamento del nostro agire non dovrà essere semplicemente politico: dovremo cercare gli strumenti per rendere capillare la nostra azione sul territorio. Una volta reperite le risorse necessarie, andrà avviata una nuova fase di espansione territoriale che punti alla nascita di nuovi comitati provinciali nei territori dei quali il consiglio nazionale dell’associazione ci farà referenti.

VERSO LA CREAZIONE DELLA COMUNITÀ

 

I movimenti si sono sempre caratterizzati per la loro connotazione di essere “di risposta” a un qualche fenomeno. Esaurita la fase dell’emergenza omofobia e delle rivendicazioni sarà necessario andare oltre: bisogna creare presso le persone lgbt la consapevolezza di non essere soggetti slegati tra di loro, ma appartenenti alla medesima comunità, tutti con la possibilità di avanzare collettivamente e di riprendersi ciò che è loro.

NAPOLI GAY PRIDE 2010

 

Riportare il pride nazionale al Sud dopo 14 anni è sicuramente una grande sfida. La frammentazione del movimento e la scarsezza di risorse economiche sono degli ostacoli che non ci devono far desistere dalla rivendicazione di organizzare questa importante manifestazione. Chiediamo alle associazioni nazionali di far da garanti per un comitato, di cui saremo sicuramente una delle punte di operatività, che ha necessariamente bisogno di un impegno formale, soprattutto economico, che ci tuteli e ci ponga nelle condizioni di organizzarci serenamente. Riteniamo importante che il pride si svolga al sud, non soltanto per il fatto che è da tanto tempo che questa manifestazione è assente nella nostra regione, ma soprattutto perché crediamo che qui ce ne sia più bisogno a causa dell’eccessiva arretratezza culturale e perché riteniamo che l’organizzazione di un simile evento possa catalizzare tutta una serie di forze e di disponibilità sopite che potrebbero emergere e diventare nuova linfa vitale per la nostra associazione. Intendiamo candidare la città di Napoli ad ospitare il pride nazionale del 2010 nelle assemblee di movimento nazionali glbt e in tutte le occasioni che coinvolgano tale scelta. Con coraggio e determinazione dovremo contribuire al rilancio della piattaforma dei pride, ponendo all’attenzione di tutti le nostre specificità quali l’antifascismo e la lotta alle mafie.

USCIR FUORI

 

Maggior spazio sarà dato alle iniziative pubbliche dell’associazione. Dovranno essere moltiplicati i momenti di visibilità quali ad esempio gazebo informativi nelle piazza, stand nei locali, presentazioni di libri a tematiche, assemblee e incontri pubblici. In generale dovremo costruire un sistema virtuoso che ci permetta di avere una solida base per partecipare in massa con la nostra visibilità positiva a tutti gli eventi e le manifestazioni nella nostra città, con particolare riferimento ai cortei.

 

MARATONA

 

L’idea della maratona contro l’omofobia nasce dall’esigenza di coinvolgere attivamente gli eterosessuali nel processo di accettazione della comunità gay e quindi contro gli istinti di espulsione e violenza omofoba e transuofoba. Si è voluti partire con lo sport per tutti, proprio perché tiene dentro una serie di concetti base (divisione categorica maschi-femmine ad esempio) che normalmente escludono più di altri gli omosessuali o le persone effeminate e l’idea che invece sia proprio per tutti lo sport, agonistico e non agonistico.

La seconda idea proposta è quella che al momento del Coming Out sia la comunità a difendere la persona gay da eventuali aggressioni omofobe, invece di lasciare completamente da solo quell’omosessuale o lesbica che abbia paura di dichiararsi in famiglia o sul lavoro o a scuola. Proprio uscire fuori dall’armadio garantisce maggiore solidarietà sociale, amore ed amicizia sinceri, ed un lavoro o uno studio proficuo e sereno.

A tutto questo deve rispondere la Maratona 2010 contro l’Omofobia. Si propone di coinvolgere le istituzioni, le associazioni sportive in una tavola rotonda da cui fare emergere entro il 17 maggio 2010 la seconda maratona contro l’omofobia.

 

Napoli, lì 20/11/2009                                                                             Firmatari

 

 

Nome

Cognome

1

Fabrizio

Sorbara

2

Salvatore

Simioli

3

Maria Luisa

Mazzarella

4

Michael

Piscopo

5

Fabio

Pierro

6

Carmine

Urciuoli

7

Arcangelo

Pastore

8

Fabio

Corbisiero

9

Adam

Biondi

10

Simone

Marinelli

11

Salvatore

Amabile

12

Manlio

Converti

13

Rita

Pagano

14

Giuseppe

Nasti

15

Piero

Sandon

16

Rita

Boccalà

17

Gianluca

Paudice

18

Annalisa

Puthod

19

Luca

Mercogliano

20

Luciano

D’ Auria

21

Francesco

Ascione

22

Salvatore

De felice

23

Gianluigi

Cantoni

24

Luigi

Daboval

25

Gaetano

Martini

26

Armando

Musella

27

Michele

Esposito

28

Marco

Gesuele

29

Pasquale

Fusco

 

30

Vanda

Vllyuma

 

31

Giovanni

Sessa

 

32

Tullio

Ranieri

 

33

Luigi

Marra

 

34

Alfredo

Sorbara

 

35

Ernesto

Samaritani

 

36

Stefano

Ceci

 

37

Sergio

De Laurentiis

 

38

Patrizio

Aquila

 

39

Carlo

Di Palma

 

40

Vincenzo

D’Avino

 

41

Dario

Galizia

42 Giuseppe Guarino
43 Simone Aquino






 

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