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Mostra “CONTAGIO DI CORPI” di Salierno & Riccio

28 novembre - 1 dicembre 2016

PAN di Napoli

Dal 28 novembre al 1 dicembre 2016 al PAN (sala Pan), si terrà la mostra "Contagio di Corpi", di Domenico Salierno e Alessandro Riccio, coppia di artisti e coppia nella vita, che tra l'altro, a breve, dopo 17 anni di convivenza, legalizzeranno la loro unione, conquistati i diritti di unione civile dopo decenni di lotte sociali.

La mostra “Contagio di Corpi” co-organizzata da NPS Italia Onlus insieme all'Osservatorio Lgbt del Dipartimento di Scienze Sociali di Napoli e dall'Arcigay di Napoli, sarà parte integrante del calendario di eventi a Napoli in occasione del 1 dicembre – Giornata Mondiale di Lotta all’Aids – tra cui il convegno internazionale organizzato congiuntamente al Dipartimento di Scienze Sociali della Federico II ed altri prestigiosi enti istituzionali e del terzo settore, dal titolo: “Dalla cura al prendersi cura. Qualità della vita e longevità nei pazienti con HIV in Italia” (il convegno si svolgerà in vico Monte di Pietà 1, dalla ore 9, per informazioni dettagliate si può consultare il sito www.osservatoriolgbt.eu).

La mostra sarà allestita grazie alla sensibilità dell'Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, che gli organizzatori ringraziano, ed è promossa da NPS Sezione Campania di cui Domenico ed Alessandro sono responsabili dal 2004, anno in cui sono venuti a conoscenza della loro sieropositività al virus dell’Hiv.

La mostra “Contagio di Corpi” si fonda su due sculture centrali, “Madame la cura” e “Impermeabile scaduto” di Domenico Salierno che sono la narrazione esplicita ed intensa di un percorso che, contro ogni tendenza autocommiserativa, ha segnato, con pazienza e quasi con gioia, le tappe delle prescrizioni mediche portate avanti con scrupolosa attenzione.

Il corpo del manichino è cosparso di confezioni di medicinali antiretrovirali per la cura dell’Hiv, flaconi vuoti, bugiardini dispiegati, pillole incastonate come gemme. Una storia di crescita improvvisa, di consapevolezza accolta con curiosità, con una spinta improvvisa ad elaborare ogni singolo istante in un’azione umana ed estetica.

Nasce il progetto di mettere a disposizione le proprie nuove esperienze di chiunque abbia un bisogno di informazioni.
Nascono le idee di mostre, convegni, dialoghi, conversazioni pubbliche e formative, performance, video. Una ricchezza più che un ripiegamento, uno scatto che usa un limite come partenza e non come fine corsa.

Una rinnovata bellezza nei lavori, nelle immagini. Quel soffocato dolore non ha lacrime, ma forza, gesti liberatori, espressioni esplicite di pericolo che conducono all’ammonimento verso la prudenza, verso una necessaria attenzione nelle seppur minime scelte del vivere quotidiano.

L’ “Impermeabile scaduto” è un vecchio impermeabile già usato da D. Salierno in un video degli anni ’90 dal titolo “Solo per errore”. Nella mostra “Contagio di Corpi” questo indumento è costellato di preservativi scaduti, che vuol dire rendersi impermeabili, ma valutando: se è ancora attiva la protezione oppure no, se serve a lasciare fuori il pericolo oppure no.

“Mettitelo bene in testa” è un’immagine abbastanza esplicita così come i due quadri/scultura su ferro “Occhi aperti” e “Occhi chiusi” che designano in gialli e rossi vivissimi la differenza tra voler vedere e non vedere. I due lavori saranno uniti e diventeranno insieme “Stigma”.

“Express your pleasure with care!” e “I can’t only sublimate” sono come i due paragrafi di una storia di desideri autentici che contengono sia sregolatezza che cautela. E’ una meditazione apparentemente sfiorata, ma che diventa il dorso di un libro, una pagina che si gira e da inizio ad un nuovo racconto.

Si agganciano qui i lavori di Alessandro Riccio sul tema dell’Hiv. Ma sono più lievi. I personaggi si attivano, ma senza agitarsi quasi in uno stato di calma interiore ed esteriore, la natura fa il suo ingresso, i colori diventano monocromi, le figure umane sono segnali oltre che corpi.

“Dal profondo della sofferenza” il braccio cosparso di sangue rosa fucsia è una freccia che indica una direzione. Un pezzo di un thriller che esprime: se non mi fossi trovato qua, sarei ancora vivo?
L’altro fotogramma “Estasi profonda” gioca sui due amanti che godono del loro amplesso in una spinta riproduttiva e forse possibilmente felice.

Onirico e pieno di tenerezza “Frammenti di memoria”, un lui accucciato in una vasca da bagno vuota, rimugina su pezzi di ricordi forse respinti nella realtà, ma che potrebbero diventare catartici al risveglio, verso una nuova vita cosciente.

L’albero che fa riposare un incontro è l’albero benefico, nella “Leggerezza dell’anima”. Non rivela alcun orrore o pudore o vergogna. Ma lascia trapelare un piacere rinnovato, forse sorridente, di sicuro sereno. “Oltre il limite” è il limite del corpo, il limite del genere, il limite della forma, il limite dello spazio. Offre uno spunto verso un ostacolo che, una volta superato, ti rende libero, attento, attivo, prudente, ma vincente.

Con NPS Domenico ed Alessandro hanno già realizzato nel 2009 un cortometraggio “Un mondo di colori”, finanziato dal centro servizi del volontariato di Napoli (CSV), che sarà proiettato durante la mostra.

La storia traccia il solco in cui hanno lavorato spesso in seguito. Parla di un ragazzo con aria smarrita che arriva alla fermata di un autobus, dove era stato perso un quaderno con alcune testimonianze di aiuto. Il corto dura 20 minuti e i protagonisti sono Carla Genova ed Enzo Noviello e con la testimonianza straordinaria di Ilenia Lazzarin di “Un posto al sole”.

Questo è quello che la mostra ci propone: la cura, la prudenza, la consapevolezza, il tendersi la mano, il condividere i progetti ed essere una comunità che tenda al benessere.
Salierno e Riccio, per la prima volta si presentano al mondo artistico insieme e partecipano della loro collaborazione e dell’inizio di una nuova vita di comunione ed altruismo, di attivismo e conoscenza.

Tutti gli organizzatori della mostra ringraziano l'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli ed il PAN - Palazzo delle Arti di Napoli per aver reso possibile la mostra in occasione della Giornata Mondiale di Lotta all'Aids.

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