dall'11 al 16 febbraio
TEATRO BELLINI
WHEN THE RAIN STOPS FALLING
di Andrew Bovell
traduzione Margherita Mauro
un progetto di lacasadiargilla
con Caterina Carpio, Marco Cavalcoli, Lorenzo Frediani, Tania Garribba, Fortunato Leccese, Anna Mallamaci, Emiliano Masala, Camilla Semino Favro, Francesco Villano
scene Carlo Sala
costumi Gianluca Falaschi
disegno luci Luigi Biondi
disegno del suono Alessandro Ferroni
disegno video Maddalena Parise
regia Lisa Ferlazzo Natoli
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due
con il sostegno di Ambasciata d’Australia e Qantas
When the Rain Stops Falling, vincitore di 3 Premi UBU Premio 2019 per la "Migliore regia" per "Miglior nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica (messo in scena da compagnie o artisti italiani) e per i migliori costumi, è la storia delle famiglie Law e York, di quattro generazioni di padri e figli, madri e mogli. Un racconto epico e al tempo stesso distopico che ci parla di matrimoni spezzati e morti accidentali, di verità taciute e di destini che si incrociano facendoci viaggiare dal 2039 al 1959. L’australiano Andrew Bovell costruisce una storia intima dall’affascinante e complessa struttura drammaturgica: i diversi fili narrativi, il graduale sovrapporsi delle temporalità e i destini delle quattro generazioni che si incrociano, ci raccontano una corrispondenza così profonda tra le esperienze di ognuno dei personaggi da suggerire che negli alberi genealogici non vi siano ‘scritti’ solo i nomi dei protagonisti, ma anche i loro comportamenti, le inclinazioni, i desideri e gli errori. Lisa Ferlazzo Natoli dirige nove straordinari interpreti in un vero e proprio viaggio nel tempo dall’architettura narrativa nitida: è senza flashback che i personaggi, da vecchi e da giovani, entrano ed escono da un quadro all’altro, da un paesaggio all’altro, con un ritmo così incalzante che anche lo spettatore si ritrova a viaggiare nel tempo guidato dal ripetersi di alcune azioni, dal riproporsi di alcune battute o elementi narrativi. È sul tempo stesso che ci si interroga, ‘piegandolo’ in avanti, per lasciare entrare il futuro e i suoi fantasmi, o, con improvvise ‘interferenze’, aprire il presente a squarci di passato.
BIGLIETTI RIDOTTI PER TESSERTI ARCIGAY
Botteghino
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