Dopo il successo di “Scimmie”, romanzo di formazione nato dalla dura esperienza di vita dell’autore la cui famiglia è stata legata a doppio filo con la camorra, Gallo propone un romanzo che intreccia la tematica della criminalità organizzata a quella dell’immigrazione: una donna di nome Andrea ha imparato a guardare, dal punto più alto il suo mondo, il Villaggio Coppola e la Domitiana, fino a quando non inizia il suo viaggio verso Pozzallo, verso l’amore, verso una spiaggia abituata a ricevere cadaveri. Andrea è una donna che urla, bacia e guarisce tutti, una donna che si spoglia davanti agli uomini e davanti al mare, pur di non rinunciare alla libertà e alla bellezza dell’esistenza.