Quest’anno, grazie alla cortese disponibilità della dott.ssa Maria Luisa Palma, direttrice della Casa Circondariale G.Salvia Poggioreale- Napoli, è stato possibile realizzare, con ente promotore CPIA NAPOLI CITTÀ 2 e con la collaborazione dell’Associazione Telefono Azzurro C.A.M. Napoli, il progetto sulla responsabilità genitoriale “ESSERE PADRE DA DENTRO” che ha visto coinvolti 12 detenuti del Padiglione Avellino (Alta Sicurezza) e che si concluderà il 12 dicembre 2018. Attraverso esso, si è cercato di fornire ai ristretti su indicati, degli strumenti atti a permettere loro di veicolare messaggi e valori significativi, o almeno tali, da consentire ai propri figli di non dover vivere “un destino già segnato”. Le finalità del progetto sono state quelle di restituire centralità alla dimensione socio-affettivo del detenuto dentro e fuori il carcere, mediante iniziative volte: a tutelare prioritariamente i legami familiari; a fornire nuove competenze, strategie educative, informazioni psico-pedagogiche in merito al rapporto genitori/figli; a “educare” ad una “reale” consapevolezza del proprio ruolo, anche se a distanza, per rendere più “matura ed adeguata” la responsabilità formativa nella trasmissione di modelli comportamentali ai propri figli.
I fautori dell’iniziativa in oggetto: la prof.ssa R.A. Luiso, dirigente scolastico del CPIA Napoli città 2, l’ing. E.Venditti, presidente ass. Telefono Azzurro C.A.M. Napoli, la prof.ssa A.Musumeci ex docente del CPIA Napoli città 2, la prof.ssa M.Sapio, docente del CPIA Napoli città 2 e la dott.ssa M. Preziuso, consulente psico-pedagogico, auspicano di poter estendere, in un prossimo futuro, le riflessioni sulla genitorialità consapevole anche all’omoaffettività ossia alla possibilità di provare a destrutturare i binarismi di genere attraverso un confronto sereno sulle nuove famiglie e sull’omogenitorialità, fidando nelle consolidate relazioni fra Casa Circondariale di Poggioreale, il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli, il Centro di Ateneo Sinapsi dell’Università Federico II di Napoli, La Fondazione GIC nonché il CPIA Napoli città 2 e il Telefono Azzurro C.A.M. di Napoli. Un obiettivo ambizioso e di notevole avanguardia culturale che potrebbe sicuramente dar vita, all’interno dell’Istituto penitenziario di Poggioreale, ad un laboratorio di innegabile rilevanza sul piano della crescita sociale e emotivo-relazionale.