Non c’è niente da fare. Quando l’ignoranza regna sovrana non ci si può aspettare altro, se non violenza, odio, razzismo e, ovviamente, omofobia. E’ proprio di quest’ultimo argomento che ci occuperemo. In Malesia si è arrivati alla frutta, se non al dessert, permettetemelo. Oltre alle solite irruzioni nei locali gay, ora salta fuori che le lesbiche sono considerate delle fuori legge.
La settimana scorsa il consiglio nazionale delle Fatwa ha dichiarato, infatti l’inaccettabilità del vedere donne dai modi mascolini, che indossano, per giunta, abiti da uomo. Mah. Se vedessero le sfilate dell’alta moda italiana - mi chiedo - decapiterebbero tutte?
Incredibile ma vero, il consiglio ha continuato dicendo che questo abbigliamento porterebbe ben presto a deviazioni mentali, in pratica, a diventare lesbiche.
Come se non bastasse, tutto questo avviene dopo le irruzioni nei locali gay di cui via abbiamo già parlato e che vi ricordiamo con ribrezzo.
In Malesia è ammessa la poligamia, ma l’omosessualità è bandita, è considerata un vero e proprio peccato di sodomia. Ecco, perchè nel week-end della settimana scorsa sono state prese d’assalto tre palestre e una sauna, con l’arresto di circa 70 persone, tra le quali vi erano molti stranieri, americani e cinesi. Molto probabilmente per loro sarà applicata una reclusione che potrebbe arrivare fino a 20 anni.
Il materiale pornografico, poi, avrà mandato su di giri gli autori del blitz che, a mio avviso, si saranno sicuramente lasciati andare ad atti di violenza, apprezzati - come è ovvio che sia - dallo stato malesiano.