ROMA (19 novembre) - Per i gay è difficile ottenere un appartamento in affitto nella capitale. Lo denuncia un servizio dell'emittente televisiva Retesole: un giornalista si è dichiarato omosessuale alla ricerca di un alloggio nella capitale, ricevendo nella stragrande maggioranza dei casi dei netti rifiuti.


Così si giustifica il "no". Il giornalista ha risposto a una serie di annunci e ha contattato telefonicamente gli inserzionisti che, dopo aver saputo dell'orientamento sessuale dell'aspirante inquilino (alla ricerca di una camera matrimoniale da condividere «con il proprio fidanzato») hanno reagito con un secco «no», giustificando il rifiuto con i più disparati motivi: dalla «paura di essere criticati dal condominio» a chi dichiara di non «voler nessun via vai strano dentro casa», a chi «non sa cosa può pensare la gente» a chi esclama invocando la Madonna, a chi semplicementre butta giù il telefono.

L'editore di Retesole: preoccupante ipocrisia. Secondo Fausto Marzi Marchesi, editore di Retesole, «il fatto è sintomo di una preoccupante ipocrisia diffusa un pò ovunque e che principalmente nasce da una pesante intolleranza e dalla paura dei cambiamenti. Ancora più grave, che tutto ciò accada in un paese di una ricchezza culturale e di una bellezza unica, nella città che era culla della civiltà moderna e dove ancora oggi si respira il genio e l'amore di tempi passati, quando non si sente lo smog». Il servizio-denuncia andrà in onda domani alle 20.35 all'interno della trasmissione L'Altra Inchiesta.

Alemanno: impegnati a combattere le discriminazioni. «Purtroppo la realtà che emerge dall'inchiesta di Retesole è estremamente triste perché dimostra quanto ancora forti siano i pregiudizi - ha detto il sindaco di Roma gianni Alemanno commentando l'episodio - Un privato, al momento di affittare la propria abitazione, può esercitare un legittimo diritto di scelta i cui parametri, però, non possono essere quelli della sessualità di una persona ma quelli della sua affidabilità e serietà. L'Amminstrazione comunale è impegnata a rimuovere gli ostacoli culturali che determinano qualsiasi forma di discriminazione. Su argomenti del genere non è possibile agire per via normativa ma solo sulle leve culturali: su questo aspetto, il nostro impegno sarà costante».

Arcigay: problema reale quello della casa. «Quello della casa è un tema molto sentito e, specie in questo momento di crisi, da monitorare con grande attenzione - ha affermato il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo - Numerose sono le persone lesbiche, gay e trans che hanno segnalato episodi di discriminazione ai nostri servizi. Le istituzioni hanno devono impegnarsi per contrastare queste vicende e chi dovesse subire episodi di discriminazione può rivolgersi al numero verde Gay Help Line 800.713.713 e ai suoi avvocati».

Marrazzo. «Semplicemente indegno di un Paese civile. Che nel XXI secolo siano ancora la discriminazione sessuale e i peggiori pregiudizi figli dell'ignoranza a determinare la scelta di affittare o meno una casa è davvero espressione di una società in sofferenza». Lo sottolinea il presidente delle regione Lazio, Piero Marrazzo. «L'Italia - aggiunge il governatore- deve fare ancora molta strada per conquistare un livello culturale e sociale paragonabile a quello dei Paesi più evoluti. E purtroppo le volgarità e gli atteggiamenti rozzi e intolleranti con cui dobbiamo fare i conti quotidianamente sono un grave ostacolo a questo processo di civiltà».


Parte l'inchiesta dell'Arcigay di Napoli sulla situazione nel capoluogo campano dopo alcune segnalazione allo sportello legale.
''Cercheremo di capire se esiste il fenomeno anche a Napoli dopo alcune segnalazioni avvenute tramite la nostra email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , intanto mi auguro che anche i giornalisti che per mestiere analizzano il tessuto cittadino portino alla luce questo fenomeno ed invito chi è vittima di queste discriminazione a segnalarcelo'' dice l'avv. Salvatore Simioli, presidente dell'Arcigay di Napoli e legale dello sportello diritti dell'associazione.
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