14 febbraio si festeggia l’amore, ma quale amore? Che cos’è l’amore? “Diventare un’unica cosa con una persona – dice Massimiliano”. “L’amore è vita – dice Carmine 18 anni, omosessuale dichiarato - se non esistesse non esisterebbero le persone”. “Spesso l’amore è uno stereotipo- dice Cristian 29 anni, transessuale- ma l’amore va al di là del sesso e del genere”.
L’amore è quindi vario ed è qualcosa di diverso per ognuno. Abbiamo incontrato Nico e Ciro, coppia omosessuale, che sta insieme e convive da 2 anni e mezzo. “La nostra è una coppia come tante altre – dice Nico, vicepresidente dell’Arcigay di Napoli - io sono un architetto e il mio compagno, Ciro, è un ricercatore. La nostra convivenza è “classica”, facciamo colazione insieme, poi usciamo per lavoro e ci ritroviamo la sera per cenare insieme, e poi c’è l’associazione, una passione che ci accomuna”. Che cos’è l’amore? “Sai questo è un periodo in cui me lo chiedo spesso, anche in relazione alla coppia. Quello che oggi si definisce per eccellenza l’amore, è un modo di imporsi l’amore, ma amore è un concetto vasto che comprende tante cose. L’amore non è solo verso una sola singola persona, si può provare amore per diverse persone: una madre, un fratello, un’amico, il proprio compagno, e questo non vuol dire amare di meno. L’amore è un dare, non è quantità. Amore è un modo di comportarsi, un modo di essere; è sincerità, rispetto, chiarezza, condividere. L’amore è tutto l’anno, no solo il 14 febbraio!” Quali sono le vostre esigenze, di cosa avete bisogno? “Abbiamo diverse esigenze, come quella di diventare genitore, e basterebbe equiparare la coppia omosessuale a quella eterosessuale, quindi chiediamo parità. E pensare che ci sono ragazzi che vengono abbandonati solo perché omosessuali, da genitori etero, l’amore è appunto incondizionato. Per questo il futuro lo immaginiamo fuori dall’Italia, qui c’è uno stato assente! In Italia lo stato no dà neanche il minimo. È assurdo fare differenza tra persone omosessuali e no, tra sentimenti omosessuali ed eterosessuali. Lo stato non riconosce pari diritti però pretende pari doveri, il rischio è dare un cattivo esempio a tutti. A Bergamo addirittura ci sono corsi di “riparazione”, dove alla fine si fa un’arrampicata per dimostrare di essere eterosessuali! In realtà altro non sono che un gruppo di fanatici americani che partono da questa teoria, e che stanno prendendo sempre più piede anche in Italia. È molto diffusa l’omofobia interiorizzata, in tal caso chi è omosessuale si reprime e tende a discriminare gli altri omosessuali. Vedi il caso di Povia.” E la religione? “Non sono un cattolico e quindi ateo, ma in realtà mi sto avvicinando al buddismo che accetta l’omosessualità ed ha come fine ultimo la felicità di tutti. Ci sono invece altre professioni religiosi, come la chiesa Valdese che è vicina agli omosessuali, dove ci sono anche sacerdoti donne”. Dal punto di vista istituzionale a Napoli ed anche nel Vesuviano qual’è la situazione? “ Il Vesuviano è una realtà chiusa ed ancora più difficile, se solo si pesa alle violenze in circumvesuviana a due giovani omosessuali – dice Pino De Stasio, Consigliere del PRC della II municipalità ed omosessuale dichiarato nella foto. Napoli sta diventando una città razzista. Il comune ha alzato un muro perimetrale molto ampio. Il progetto delle unioni civili è stato accantonato, nonostante una maggioranza di centro sinistra, e gli episodi di violenza sono sempre più forti, 2 uccisioni di trans in stazione e nessuna risposta dalla polizia, questo allora mi fa pensare che ci sono morti di serie A e morti di serie B. Il Parlamento Europeo ha approvato la “Carta dei diritti” e ha messo in mora l’Italia, perché è il fanalino di coda per la tutela delle libertà. Purtroppo le politiche culturali non incidono sulla cittadinanza, e le associazioni sono molto importanti, perché colmano il vuoto lasciato dalle istituzioni”.
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