Cinque le proposte presentate in Parlamento.
Prostituzione, la Lega rilancia: eros center per lucciole e clienti.
Il Carroccio chiede che le prostitute paghino le tasse. Ma niente centri a luci rosse nei comuni con meno di 30mila abitanti. Ecco come è regolata la prostituzione negli altri Paesi europei. ‘La Casta’ morigerata sul sesso: solo il 10% tradisce il partner.
 

L’Italia come la Germania, la Spagna, l’Olanda, la Svizzera: eros center per ospitare le lavoratrici del sesso e i loro clienti. Mai più, però, il mestiere più antico del mondo dovrà essere esercitato per strada.

La Lega torna alla carica con le sue proposte per regolamentare la prostituzione: quelle presentate dal Carroccio sono 5, un quinto del numero totale dei provvedimenti al vaglio del Parlamento, compreso il Ddl Carfagna-Alfano ora all’esame delle commissioni congiunte Affari costituzionali e Giustizia di palazzo Madama.

Il divieto di prostituirsi in luoghi pubblici o aperti al pubblico “è un punto importante del provvedimento del governo e ci trova pienamente concordi perché questa è la strada per garantire in modo più efficace l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini”, dice all’Adnkronos Carolina Lussana, prima firmataria di una delle 5 proposte di legge depositate in Parlamento dal Carroccio.

La Lega, però, va oltre rispetto agli alleati di governo. E propone l’istituzione di eros center, di ‘case a luci rosse’, in edifici privati dove però non siano presenti “abitazioni con destinazione d’uso diversa“. E se poi scoppia la polemica come con i siti delle discariche o quelli che in futuro saranno scelti per le centrali nucleari? “E’ un problema che eventualmente si porrà più in là. E poi già oggi la prostituzione viene esercitata in appartamenti privati. Inoltre, noi prevediamo che sia vietata nei piccoli centri“.

La proposta Lussana, infatti, vieta l’esercizio della prostituzione nei comuni con meno di 10mila abitanti. Il che significa, ad esempio, che Taormina o Bordighera, che contano poco più di 10mila abitanti, potranno avere, se vorranno, i loro eros center, mentre Fiuggi che di abitanti ne conta 9mila 527, o Massa Marittima, che ne ha meno di 9mila, gli eros center se li possono scordare.

Altri colleghi di partito di Lussana, come il senatore Paolo Franco, sono ancora più drastici nel limitare, per ampiezza territoriale, la possibilità di ospitare ‘case a luci rosse‘, che potranno essere aperte solo nei comuni con più di 30mila abitanti.

Come dire: a Voghera, che di abitanti ne ha 39mila, sì, e a Frascati, che invece si ferma a 29mila 830, no. Quella degli eros center è una battaglia antica del Carroccio, che già nel 2002 aveva depositato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per l’apertura dei centri a luci rosse e per il via libera a cooperative di prostitute.

Il Ddl del governo prevede sanzioni non solo per le ‘lucciole’ che si prostituiranno per strada, ma anche per i loro clienti. Entrambi rischiano anche l’arresto da 5 a 15 giorni, oltre ad un’ammenda da 200 a 3mila euro. Chi sfrutta la prostituzione minorile rischia da 6 a 12 anni di carcere e multe da 15mila a 150mila euro. Previsto, inoltre, il rimpatrio assistito, purché sia nell’interesse del minore.

Niente arresto per il Carroccio, che però chiede sanzioni pecuniarie più severe per le prostitute che esercitano in luoghi pubblici e per i loro clienti, con multe che possono arrivare a 10mila euro.

Inoltre, nelle proposte di legge del partito di Bossi è previsto l’obbligo, per chi si prostituisce, di sottoporsi a controlli medici ogni 6 mesi per verificare l’eventuale presenza di patologie che si possono trasmettere per via sessuale.

E soprattutto, la Lega chiede che anche le lavoratrici del sesso paghino le tasse: quei soldi, spiega Lussana, potrebbero essere utilizzati per la tutela e l’aiuto alle prostitute. “Solo in questo modo - conclude la parlamentare del partito del Senatur - si potrebbe contrastare il fenomeno dello sfruttamento, separandolo dalla prostituzione come libera scelta dell’individuo”. (AdnKronos)

f t g