NEW YORK — Prima i genitori gay invitati sul prato della Casa Bianca per la caccia all'uovo di Pasquetta, poi i pittoreschi e stagionati Grateful Dead ricevuti a chiacchierare nello Studio Ovale. Aperture all'Iran, spiragli su Cuba: e in tutto questo, zero polemiche. Otto anni fa, e in tutta l'era di George W. Bush, sarebbe stato impensabile. E così anche 16 anni fa: «Bill Clinton sarebbe stato fatto a pezzi se avesse fatto cose del genere», ha commentato Mark Halperin di Time che ha messo sul suo blog una manciata di iniziative prese da Barack Obama. «Sarà forse l'apertura creata dagli anni di Bush, o forse uno scivolamento tettonico dell'asse politico del paese verso il centro sinistra, ma il presidente Obama — ha scritto Halperin — ha sicuramente un maggior margine di manovra sul fronte politico e culturale di quanto non avesse Clinton negli anni in cui è stato presidente». Sono piccoli gesti che segnalano il cambiamento: le famiglie gay coi bambini alla rincorsa delle uova colorate erano una prima assoluta, invitate ufficialmente dopo che nel 2006 alcune di loro si erano infiltrate alla manifestazione di Pasquetta all'insaputa dei padroni di casa Bush. «Il presidente ci ha cercato: ci hanno telefonato per dire che avevano 50 biglietti per noi», ha detto Tim Meyer, portavoce di una organizzazione per i diritti di gay e lesbiche del Minnesota, che ha partecipato con il partner Mark Funk e i tre figli.
f t g