l Tribunale di Venezia, a cui era ricorso una coppia gay che si era vista negare dal comune le pubblicazioni matrimoniali (con l'assistenza e il sostegno della "rete Lenford" e dell'associazione "Certi diritti", ha rimesso la questione alla Corte Costituzionale, chiedendole di dichiarare l’illegittimità di alcuni articoli del codice civile che, in violazione della la Costituzione, ostacolerebbero il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ritenuto legittimo sotto il profilo costituzionale.

L’ordinanza del Tribunale rappresenta un momento storico perché per la prima volta dei giudici italiani hanno ritenuto che la Costituzione italiana non solo non vieti il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma anzi lo ammetta e lo tuteli.

Finalmente i giudici dicono che il matrimonio gay non rappresenta “alcun pericolo di lesione a interessi pubblici o privati” ed esprimono con chiarezza che nell’articolo 29 della Costituzione viene tutelata la naturalezza dell’aspirazione di tutti gli esseri umani a costituire la propria famiglia e a sposarsi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.

Quale che sarà la decisione della Corte Costituzionale, che speriamo dia piena attuazione al dettato costituzionale, si tratta già di una grande e storica vittoria.


Franco Grillini
Presidente di Gaynet
Associazione giornalisti gay
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