Articoli Generali

adulti

Il gruppo adulti intendere contrastare in modo particolare le discriminazioni legate all’età, alle disabilità fisiche, sociali, economiche e personali.

Inserito nel contesto associativo e condividendone tutti gli obbiettivi intende agire nel combattere quelle forme di discriminazioni penalizzanti ai membri stessi del gruppo.

Tale azione si concretizza in incontri in sede a cadenza periodica, una volta alla settimana di domenica alle 18:00 che hanno come obbiettivo il confronto, il dibattito, l’auto aiuto e la realizzazione di progetti specifici.

E’ nostra intenzione aggregare ogni persona tesserata arcigay che sentendosi adulto vuole contribuire come volontario e attivista alla realizzazione degli scopi statutari.

Il gruppo si organizzerà per trovare i fondi necessari per la realizzazione dei propri progetti e in sinergia con gli organi dirigenziali dell’associazione attuerà le direttive concordate.

Fra le attività di Fund Raising sono previsti lasciti, donazioni testamentarie, collaborazione con commercianti ed imprenditori accesso a fondi pubblici con bandi di concorso, crowdfunding. Ecc.

Il gruppo intende agire fondamentalmente in 3 modi: indoor ( attività in sede) outdoor ( attività fuori sede) onlinee ( attività in rete).

La scelta del nome del gruppo in “ Adulti” esprime la caratteristica di ogni membro che in modo responsabile, maturo e con saggezza contribuisce alla realizzazione degli obbiettivi associativi, contribuendo sia con il pensiero che con l’azione.

Il gruppo è anche su facebook, raggiungibile al seguente link:

https://www.facebook.com/groups/110652615809182

Presentazione del libro
Rinviato a giudizio
il calvario di un medico

Un medico, primario presso un servizio trasfusionale all'interno di un'importante struttura ospedaliera specializzata in malattie oncologiche, dopo lunghi anni di seria e onesta attività professionale, si trova d'improvviso coinvolto in una vicenda giudiziaria che ha del grottesco.
A seguito di una denuncia da lui sporta, riceve un avviso di garanzia con l'accusa di aver accettato la donazione di sangue da un soggetto gay (secondo l'accusa, "soggetto a rischio in quanto tale") e, successivamente, di aver trasfuso il sangue del donatore a una donna, di circaquarant'anni, ammalata di tumore. Da accusatore ad accusato, la vita del medico diventa un inferno, uno scontro continuo e ininterrotto con istituzioni, stampa, giustizia, tra l'indifferenza degli amici e la palese ostilità dei colleghi. La vicenda si snoda tra vissuti di pesante quotidianità e aule di tribunale, denunce di irregolarità e abusi di potere. Come in una vera e propria indagine, svolta in prima persona, il primario, nel corso di otto anni, riesce non solo a essere reintegrato nel ruolo che gli spetta, ma anche a smascherare gli artefici di un complotto, organizzato con l'intento di scalzarlo dal suo posto. Con il coinvolgimento di illustri personaggi, da Veronesi a Piazza a Tarro - tutti citati con i loro veri nomi - Mimmo Ronga ha contribuito a far modificare la legge preesistente in materia di donazione di sangue. Una storia vera da leggere come un romanzo.

martedi 4 giugno 2013 ore 12 u.i.f.-page-001

Diver//genti – Speciale Napoli

Festival Internazionale di Cinema Trans

28-31 maggio 2013

Multicinema Modernissimo – via Cisterna dell’Olio 49/59

Penguin Cafè – via santa Lucia 88

Libreria Treves - Piazza del Plebiscito 11/12

 

locandina divergenti napoli digital

catalogo divergenti speciale napoli-05

Dal 28 al 31 maggio 2013 si svolgerà a Napoli DIVER//GENTI – SPECIALE NAPOLI, una finestra speciale del Festival Internazionale di Cinema Trans DIVER//GENTI, che si svolge con successo ogni anno a Bologna da sei anni. Ideato e realizzato dal M.I.T. Movimento-Identità-Transessuale, associazione di volontariato impegnata da trent’anni nella difesa e tutela dei diritti, della salute e della dignità delle persone transessuali, travestiti e trans gender, DIVER//GENTI si propone di moltiplicare le visioni e le occasioni di incontro e dibattito per riflettere sul tema dell’identità transessuale, assumendo di anno in anno dimensione sempre più internazionale.

DIVER//GENTI – SPECIALE NAPOLI riprende il tema portante dell’ultima edizione bolognese del festival, Transessualismo e Media, con proiezioni di fiction e documentari da tutto il mondo, riflessioni, confronti e diversi eventi a confronto. Un appuntamento importante che segue la giornata internazionale contro l’omofobia del 17 maggio e anticipa il prossimo Napoli Campania Pride 2013, programmato per il prossimo 29 giugno, a conferma del protagonismo assunto non solo a Napoli, ma in tutto il meridione, da parte della comunità LGBT.

Il festival ha inizio martedì 28 maggio col primo degli eventi collaterali in programma: lo showcase musicale Lattanzio Parla di Myriam a cura di Myriam Lattanzio, che si terrà all'interno della rassegna di cultura LGBT Pride Time, curata da Claudio Finelli presso il Penguin Cafè (via Santa Lucia 88) alle ore  21,00. Ingresso libero.

Gli appuntamenti collaterali proseguono il giorno 29 presso la Libreria Treves, in Piazza del Plebiscito, alle ore 19.00 con la presentazione del video L’alchimia delle crisalidi di Serena Santoro con le fotografie di Luciano Ferrara. A seguire ci sarà il reading di Gino Curcione di brani tratti da Scende giù per Toledo di Giuseppe Patroni Griffi. Conclude la serata il reading dell’attrice Cristina Donadio di testi tratti da Le Cinque Rose di Jennifer di Annibale Ruccello. Ingresso libero.

Giovedì 30 maggio partirà presso il Multicinema Modernissimo la rassegna di proiezioni dedicate al tema, a cura di Gerardo De Vivo e Luki Massa, nel corso della quale saranno presentati film, documentari e corti provenienti dai cinque continenti. Si parte dagli italiani La Patente e Giorgio/a. Storia di una voce per proseguire con lo spagnolo Guerriller@s, l’olandese Valentijn e il brasiliano Bombadeira. Si prosegue dalle 17 in poi di venerdì 31 maggio, giornata conclusiva del festival, con l’indonesiano Lovely Man, i corti italiani Offerte Speciali, Sono sempre stata Chiara, Il mio genere, Carmen e i lungometraggi Nessuno è perfetto! e La Persona di Leo N., gli statunitensi Remember me in red e Dear dad love Maria, passando per il filippino Señorita.

Sempre Giovedì 30 al Modernissimo, vi sarà una "riflessione" sul contributo di Napoli e del meridione all'interno movimento di liberazione omo/transessuale italiano con:

PORPORA MARCASCIANO
VANNI PICCOLO
EDDY PALESCANDOLO

E LE VOCI DI NAPOLI:

LOREDANA ROSSI 
CIRO CASCINA
LA TARANTINA

MODERA
PAOLO VALERIO

DIVER//GENTI-SPECIALE NAPOLI è presentato dal Multicinema Modernissimo in collaborazione con Stellafilm ed è prodotto da Fondazione Genere Identità Cultura, Dedalus Cooperativa Sociale, Arcigay Napoli, MIT – Movimento Identità Transessuale, ONIG – Osservatorio Nazionale Identità di Genere, Centro Ateneo SInAPSi dell’Università degli Studi Federico II. Direttrice della prima edizione napoletana del Festival è Angela Candela, Vice Presidente di 'Fondazione Genere Identità Cultura’. Madrina del Festival è Loredana Rossi, presidente dell’Associazione Trans Napoli.

Il festival è patrocinato dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Comitato Napoli Campania Pride 2013, Omovies, Ordine Psicologi della Campania, Artelesia Film Festival, UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Altri Luoghi, Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale, Europeo, Dottorato di Ricerca in Studi di Genere dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.

 

L’ingresso agli eventi è libero e fino ad esaurimento posti.

Contatti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Gianmarco Cesario 327 0289185

Claudio Finelli 349 4784545

Flavia Borzacchiello 081 5527106 - 3479797589

www.modernissimo.it

catalogo divergenti speciale napoli-04



Corpi sessuati:

disabilità, affettività e

intimità.

 

29 maggio 2013
Complesso universitario di Monte Sant'Angelo
Napoli

Le persone con disabilità sono spesso oggetto di pregiudizi e stereotipi che li raffigurano come persone lontane dai desideri sessuali o perché figure angelicate o perché troppo sofferenti per provare un desiderio sessuale. Tale visione di fatto esclude la possibilità di dibattito e incastra le persone con disabilità, e chi si prende cura di loro, in un sordo isolamento che non permette il confronto. Partendo da questa riflessione vi proponiamo un momento esperienziale con la visione di un film documentario e la possibilità di riflettere, con la tecnica del social dreaming, sui pregiudizi e le false credenze che inevitabilmente ci animano.

Questa è un’occasione unica per pensare creativamente e in maniera libera su una questione nascosta ai nostri occhi . Questo evento è rivolto ad un numero limitato di persone (max 30 persone esterne), è necessario prenotarsi entro il 20 maggio sul sito: www.sinapsi.unina.it/corpi_sessuati.

Daniele Mollo, del Comitato Arcigay Antinoo di Napoli, porterà la sua voce con una relazione dal titolo "Diversamente abili ugualmente omosessuali"

locandina convegno 29 maggio 2013

Programma mattina

10.00 - 12.00 Film - Sesso Amore e Disabilità

12.00 - 13.00 Social Dreaming Matrix - T. Liccardo

13.00 - 13.30 Discussione con i partecipanti

Light lunch

Programma pomeriggio

14.00 - 14.30 Iscrizione partecipanti

14.30 - 15.00 Saluti delle autorità

15.00 - 15.10 Apertura dei Lavori - Prof. P. Valerio

Moderatore: Prof. P. Valerio

15.10 - 15.30 Disabilità e Intimità - Prof. A. Masullo

15.30 - 15.50 A flourishing life: educarsi al ben-essere per promuovere il progetto di vita - Dott.ssa E. Ghedin

15.50 - 16.10 Assistenza sessuale: la scelta è un diritto - Dott. M.Ulivieri

16.10 - 16.30 L’importanza di una sessualità consapevole - Dott. E. Tomasoni

16.30 - 16.50 Coffee Break

16.50 - 17.10 Sessualità e disabilità: al di là de “Gli Anormali” di M. Foucault - Prof. A. Giamì

17.10 - 17.30 Diversamente abili ugualmente omosessuali - D. Mollo

17.30 - 17.50 Sessualità e disabilità. La formazione degli operatori - Dott. Fabrizio Quattrini

17.50 - 18.10 La disabilità oltre le barriere mentali - Dott.sse T. Liccardo, A. Ricciardi

18.10 - 19.00 Conclusioni - Prof Valerio

Sulle mie labbra

di

Claudio Finelli

Il Chiaja Hotel de Charme e il Centro di Poesia vi invitano ad un nuovo imperdibile appuntamento della stagione 2012-2013 – IV ANNO - di Poetè – ciclo di letture poetiche (e non solo) infuse di teina

Mercoledì 15 maggio alle ore 18.30,

nel salottino del Chiaja Hotel de Charme

in via Chiaia 216 (1° piano) a Napoli,

Sulle mie labbra

di

Claudio Finelli

Interventi di Rosanna Bazzano e Delia Morea

Letture

Roberto Azzurro

L’incontro sarà, come di consueto, condito da tè e biscottini.

Ingresso libero.

Per info e prenotazioni :

Claudio Finelli - tel. 349.4784545

In collaborazione con:

ArciGay Napoli

ArciGay Salerno

Ass. VOLOLIBERO

Coordinamento Campania Raimbow

Iken Onlus

Lalineascritta – Laboratorio di Scrittura Creativa

Napoligaypress.it

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15 maggio digital

Oggi 6 maggio 2013  presso la Sala Giunta del Comune di Napoli (Palazzo San Giacomo
- Piazza Municipio) è stata presentata in presenza del Sindaco di Napoli, dei rappresentati consolari di Polonia, Camerun e Tunisia e dei Partners dell' Osservatorio del Lavoro del Comune di Napoli la pubblicazione :
Lavoro e Occupazione a Napoli e nel Mezzogiorno
L' opera raccoglie le riflessioni espresse da alcuni dei soggetti, pubblici e privati, che oggi, in Campania, intervengono sulla materia del lavoro e delle politiche occupazionali; gli articoli affrontano il tema del lavoro nelle sue molteplici problematiche, offrendo, al contempo, progetti e soluzione alla questione " lavoro ed occupazione a Napoli e nel mezzogiorno".

L'opera riprodotta in circa 5000 copie verrà distribuita a tutti i soggetti locali e nazionali che si occupano di politiche di supporto e sostegno al lavoro, dal Ministero del Lavoro alla Prefettura, dalla Regione Campania alla Provincia di Napoli, a tutte le Università campane, ai Sindacati, alle associazioni, agli Ordini Professionali, alla Direzione scolastica, alla Camera di Commercio, da Confagricolura a Confcommercio, dalla Confartigianato ad alcune grandi aziende come TIM e Fastweb, dalle Asl all'Unione degli Industriali.

La presenza del nostro Comitato è un momento di grande prestigio e di grande responsabilità per la nostra Associazione, convinti che solo attraverso un interlocuzione affidabile e credibile con tutti gli organismi istituzionali e sociali (soprattutto su temi molto sentiti in questa fase storica come la ricerca di  soluzioni socialmente equee per rinnovare lo stato sociale ed il mondo del lavoro) possiamo rendere vincenti le nostre battaglie storiche sulla piena ugualianza tra tutti i cittadini.
Riteniamo che garantire i diritti a soggetti finora esclusi e discriminati, non sia in alcun modo in contrapposizione con quanto già tutelato dal nostro diritto e dalla nostra Carta Costituzionale, ma anzi l'ampliamento dei diritti apre nuove prospettive di investimento, di benessere, di felicità e quindi di sviluppo per il Paese intero.


Antonello Sannino
Presidente Arcigay Antinoo di Napoli

 

A seguire riportiamo integralmente l'intervento congiunto del Comitato Arcigay di Napoli e del Circolo Arcilesbica di Napoli

La situazione economica e sociale di Napoli e la sua provincia, le enormi criticità che ne ostacolano sviluppo produttivo e crescita occupazionale, non sono mai state una questione semplice da affrontare.

Che le alte percentuali di disoccupazione, inoccupazione e migrazione (estera e interna al Bel Paese) dovute alla crisi strutturale della città siano endemiche e stagnanti o aggravate dall’attuale crisi economica globale, non possiamo fare a meno di dare un’attenzione prioritaria alla regressione delle tutele e dei diritti che la crisi economica ha messo in atto. Nell’ambito delle discriminazioni legate all'orientamento sessuale e/o all'identità di genere è importante rilevare che esse sono da considerarsi in gran parte un riflesso delle discriminazioni strutturali presenti nella società italiana. In particolare, il rifiuto da parte della politica italiana di accordare a lesbiche, gay e transgender elementari diritti, quali la regolamentazione delle unioni, il riconoscimento della genitorialità, la tutela giuridica contro il reato penale di violenza e discriminazione, si traduce in una diffusa legittimità sociale e culturale della disparità di trattamento.

Sebbene il mercato del lavoro sia l’unico settore in cui l’orientamento sessuale è esplicitamente riconosciuto come base di discriminazione da parte della legislazione italiana1, negli ambienti lavorativi il ricorso agli strumenti di tutela è ancora molto debole per ragioni estremamente complesse che proveremo ad illustrare, ma che andranno certamente approfondite.

Alcuni autori  hanno accertato che i lavoratori omosessuali e transessuali possono subire persino mobbing e licenziamento, nonostante la ferrea legge italiana sul tema lo vieti. Il clima omofobo e transofobo, avallato dalla discriminazione strutturale presente nel Paese, induce lesbiche, gay e transgender a maturare un’aspettativa negativa rispetto alle reazioni con i colleghi e, soprattutto, con i datori di lavoro3. La conseguenza è il nascondimento del proprio orientamento sessuale sul posto di lavoro, incorrendo in una serie di tendenze comportamentali, vere e proprie strategie per evitare il rischio (percepito o reale) di discriminazione. Tra queste, secondo il modello teorico di Chung4, le più frequenti sono fingere concretamente di essere eterosessuale (acting), farlo credere (passing), o limitarsi a celare tracce che rivelino elementi della vita privata (covering).

Il rischio di subire trattamenti diversi o peggio maltrattamenti è alimentato dalle esperienze negative (discriminazione, negazione di avanzamenti e promozioni, licenziamenti5, mobbing, molestie, ecc.) sia indirette, ovvero narrate da altri, che dirette, episodi vissuti in prima persona e che ancora molto di rado conducono ad una denuncia (under-reporting), cosa che, peraltro, influisce sulla difficoltà di reperimento di dati. In generale, la capillare presenza del pregiudizio omofobico e transfobico, unitamente all’assenza di importanti protezioni sociali, crea una drammatica correlazione fra lavoro-welfare-discriminati, in cui lesbiche, gay e trans – per i quali si aggrava ulteriormente la situazione di ricattabilità occupazionale – sono maggiormente spinti, come vedremo in seguito, all’accettazione di forme contrattuali precarie e di condizioni di sfruttamento e destinati ad uno stress costante e debilitanti6. L’enorme complessità del fenomeno, ora illustrata, unitamente ad un evidente scarso interesse politico, ha fatto sì che in Italia la ricerca accademica e istituzionale si occupasse molto poco delle persone lesbiche, gay, bisex e trans7 (LGBT) e delle loro discriminazioni sul lavoro con il risultato che non si è consolidato nel tempo alcun sistema di rilevazione dei dati. Tuttavia, i pochi studi italiani sull’argomento disvelano, e solo appena, un

panorama affatto confortante. Poco più di dieci anni fa Barbagli e Colombo sottolineavano quanto la percezione dei rischi di discriminazione, e dunque l’aspettativa di una reazione negativa, fossero estremamente sentiti e vissuti sul posto di lavoro più che in altri ambiti della vita8.

Nonostante la dimensione della discriminazione sul luogo di lavoro, così come il licenziamento per motivi omofobici, non siano stati specifico oggetto d’indagine, una ricerca svolta nel 2010 dall’Avvocatura per i diritti LGBT – Rete Lenford per UNAR su un campione di avvocati che hanno assistito clienti LGBT in quattro R.C.O. (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia), evidenzia che circa la metà degli intervistati ritiene che ci sia bisogno di una migliore normativa sia sulla non-discriminazione nell’accesso al lavoro, che sul posto di lavoro (più del 30% aggiunge anche la progressione in carriera). Questo ci suggerisce quanto in ambito lavorativo si percepiscano ed esperiscano le maggiori discriminazioni a danno della popolazione LGBT, tale da richiedere cambiamenti normativi.

I picchi più elevati di discriminazione in ambito lavorativo si registrano, come era facile prevedere, tra la popolazione transgender. Secondo il Rapporto Istat 2011 sulla Popolazione omosessuale in Italia, il 40,3% degli omosessuali/bisessuali ha dichiarato di essere stato discriminato mentre era alla ricerca di un lavoro (29,5%) o sul posto di lavoro (22,1%), a fronte di percentuali relative agli eterosessuali rispettivamente pari al 14,2% e al 12,7%. Peraltro gli stessi studi dimostrano che la “invisibilità” sul luogo di lavoro ha evidenti effetti negativi anche sulla socializzazione professionale, che vanno da una debole partecipazione del lavoratore alla vita aziendale (anche informale) alla piena condivisione degli obiettivi aziendali. A causa della rilevanza di tali processi, l’invisibilità dei lavoratori LGBT, non solo costituisce un ostacolo alla loro piena affermazione professionale, ma è anche causa di una mobilità professionale più ardua, talvolta indipendentemente dalla volontà delle aziende di discriminare. La scarsa partecipazione a reticoli relazionali, informali o formali, con colleghi o gruppi aziendali, infatti, è uno dei fattori di minore avanzamento di carriera o peggiore performance retributiva; si arriva ad una sorta di auto-discriminazione quando l’aspettativa di essere discriminati

induce comportamenti non ottimali, come ad esempio non fare domanda di lavoro in certi settori o aziende. L’Arcigay di Napoli conduce da diversi anni una rilevazione continua sui comportamenti, gli stili di vita e il lavoro delle persone LGBT a Napoli. Dall’analisi dei dati relativi al lavoro delle persone lgbt emerge una relativa simmetria con l’ampio spettro delle professioni che occupano gli italiani. Si va dalla categoria di “studente” a quella di “Impiegato” “Insegnate” o “Libero professionista”.

Critica appare invece la dimensione contrattuale. Gli intervistati di entrambe le rilevazioni dichiarano situazioni lavorative che, benché pendolino tra la situazione di contratto a tempo indeterminato e quella a tempo determinato, lamentano elevate percentuali di persone LGBT che lavorano senza contratto/a nero o che, nel caso della ricerca del 2011, non cercano più lavoro.

In conclusione, ciò che emerge è un quadro sconfortante sia sul piano della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici LGBT che su quello relativo agli effetti negativi sull’economia nel complesso, in cui si riduce la qualità della performance lavorativa e benessere8 del lavoratore e la capacità di innovazione delle imprese. Siamo convinti che in azioni congiunte a partire dal Comune di Napoli, dai sindacati e da altre associazioni che condividono la nostra mission, sia possibile poter costruire modelli di network management sul territorio, volti al superamento delle discriminazioni nei confronti delle persone LGBT e di altri soggetti resi deboli, lavorando così in sinergia per migliorare il welfare state (con particolare attenzione anche alle persone sole ed anziane LGBT attraverso l’assistenza sociale e non soltanto mero assistenzialismo), e attivando pratiche di diversity management, ovvero “programmi o procedure sistematiche e pianificate che sono progettate (a) per favorire l’interazione tra persone diverse, specialmente persone di etnia, genere o cultura diversa; e (b) per fare di questa diversità una fonte di creatività, complementarietà e maggiore efficacia organizzativa, piuttosto che una fonte di tensioni, conflitti, cattiva comunicazione o vincoli all’efficacia, sviluppo e soddisfazione dei dipendenti.”

OSSERVATORIO DEL LAVORO NAPOLI

Comune di Napoli - Prefettura Napoli - Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale – Regione Campania Assessorato al Lavoro - Provincia di Napoli Assessorato al Lavoro – CTP di Napoli –Università Parthenope - Università Federico II Napoli - Unione Industriali di Napoli - Università Orientale - Università Suor Orsola - CGIL - CISL - UGL - UIL - CISAL – Direzione Regionale INAIL- Direzione Provinciale INAIL - Telecom Italia S.p.a – Soc. SI.RE.NA. – Fondazione IDIS Città della Scienza - Camera di Commercio - ARES - Ansaldo S.p.a. – Metropolitana Napoli – ColdirettiNapoli - CNA Napoli – Fastweb – Confagricoltura CLAII - Casartigiani - Movimento Cristiano Lavoratori - Ordine Consulenti Lavoro - Ordine Ingegneri - Confcommercio – Confesercenti -Confartigianato - Acen Napoli - ANMIL - CONFAPI - API Napoli - Napoli – Direzione Provinciale INPS - Coni Napoli - AICAST Napoli - ASL Na 1 Dip. Prevenzione - Ufficio ScolasticoRegionale Direzione Generale - Direzione Territoriale del Lavoro Napoli - ENS Napoli - UNMS - UIC - Direzione Regionale Vigili del Fuoco - MDL Federazione Maestri del Lavoro – ConsorzioPromos Ricerche – Associazione Napoli Punto a Capo – A.N.C.O.R.S. - NapoliPark – ASL Na1 Dipartimento di Prevenzione - Associazione Italiana Prevenzione e Sicurezza A.I.P.P. -Associazione Forense del Lavoro di Napoli – Compagnia delle Opere Campania - Coldiretti - Ordine Avvocati – Associazione Nazionale consulenti tributari ANCOT – Ordine dei dottoricommercialisti esperti contabili - ordine architetti PPC di Napoli e Provincia – Ordine dei geologi della Campania – Arcilesbica – Arcigay
Presidente dell’ OSSERVATORIO DEL LAVORO NAPOLI
Avv. Antonio Crocetta

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