In occasione del Mediterranean Pride of Naples che porterà in strada sabato prossimo, 22 giugno, migliaia di cittadini e di cittadine per difendere i diritti civili delle persone LGBT+, l’artista napoletano Massimo Pastore ha deciso, in continuità con le opere realizzate per “Santi Migranti”, logo/manifesto che prova a raccontare le storie dei migranti che troppo spesso trovano la morte nel Mare Nostrum, di ricostruire attraverso la sua opera l’immagine di Rudolf Nureyev, icona immortale, appunto “santificata”, non solo di arte e di bello, ma anche di libertà e di lotta ai pregiudizi e alla violenza omotransfobica.
Santi Migranti racconta le storie di tutti coloro che sono stati costretti, per un motivo o un altro, a lasciare la propria terra per trovare rifugio altrove. I destini di uomini e donne, indipendentemente dalla proprie origini culturali o geografiche, dall’appartenenza politica o religiosa, dalla identità sessuale, si incrociano e ognuno dovrebbe avere l’inalienabile diritto di scegliere dove e come vivere la propria vita.
Destino che appartenne ad un genio della danza mondiale vissuto in un periodo drammatico per la storia recente, il periodo dell’esplosione improvvisa e terribile dell’AIDS. Rudolf Nureyev, che decise di rinunciare al proprio Paese per la libertà, per poter vivere la sua vita da uomo libero. Nureyev fu un Santo Migrante come molti, seppur per motivi diversi costretto a chiedere e trovare rifugio in un paese che potesse garantirgli la libertà di “essere”. Se Nureyev non avesse trovato rifugio in Francia, se San Gaudioso (il Santo Africano) non avesse trovato rifugio a Napoli, se i Dalai Lama non avesse trovato rifugio in India o la Dietrich in America, oggi l’umanità non avrebbe avuto queste testimonianze di resistenza e di libertà.
Chiederemo al Comune di Napoli di poter ospitare, immediatamente dopo il Pride, l'immagine di Nureyev Santo Migrante su un muro del centro storico della città
Per ulteriori informazioni informazioni: Massimo Pastore 3398666198