La mostra
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Prima e Dopo, il potere della conoscenza | 2019
L’artista ha realizzato lo schizzo prima del corso informativo su HIV, l’opera pittorica, invece, è successiva al corso, è chiaro l’impatto che una conoscenza corretta ha sulle immagini e quindi sulla costruzione della realtà.
Mariarosaria Arnese, acilico e olio su tela, 50x60 più bozzetto in carta.
#Trattamibene Liberami | 2018
Realizzato nell’ambito del progetto #trattamibene una mano che rappresenta prima la scienza poi la solidarietà sociale, rompe le bolle/virus in cui sono intrappolate le persone sieropositive, il quadro si anima se inquadrato attraverso la App Bepart e la mano rompe le bolle, gli omini cadendo riprendono un colore e si riuniscono alla vita e alle loro relazioni.
Knet, acrilico su tela 110x60
Aderenza | 2019
Il Frigorifero rappresenta la terapia, la condizione di una persona sieropositiva è tale che prendendo quotidianamente la terapia il virus resta congelato nel corpo e non può essere trasmesso (U=U non rilevabile, non trasmissibile) ma staccare la terapia anche per poco vuol dire consentire al virus di scongelarsi, tornare in circolo e fare danni a sé e agli altri.
Nicolò Carotenuto, acrilico su cartoncino telato, dittico 40x30
Cellula U=U | 2019
All’interno di una cellula dove il virus è bloccato dalle terapie ( Undetectable = Untrasmittable, non rilevabile, non trasmissibile) la vita riprende serena ed una madre positiva HIV può allattare suo figlio negativo HIV). La terapia è rappresentata dalla corona di pillole che indossa la donna, per ricordare anche il peso che questa ha.
Giuseppina Santaniello, acrilico su tela, 30x30
Diagnosi | 2019
L’ Artista ha rappresentato lo stato d’animo di una persona nel momento in cui gli/le viene comunicata una diagnosi di sieropositività all’HIV. Questa diagnosi che negli anni 80 era una sentenza di morte, continua oggi a portare con sé un forte stigma sociale malgrado le terapie abbiano cronicizzato l’infezione e bloccato la trasmissibilità.
Alessandro Basso, olio e pennarello su tela, 70x100
Diagnosi Precoce | 2018
Due legni (esseri umani) uno con il virus e uno senza hanno un rapporto (il vortice), HIV si sparge tranne nel lato destro dove la terapia e la diagnosi precoce bloccano sia l’allargamento dell’epidemia che l’arrivo alla fine del percorso di vita.
Nicolò Carotenuto, acrilico su tavola e antiretrovirale 50x80
Diversamente Positivi | 2019
La bacheca contiene due test rapidi dell’HIV. Il risultato di un test è positivo all’ HIV, l’altro test è negativo all’HIV. Il test è il frutto di una performance che l’artista Simona, positiva al virus HIV, ha somministrato a sé stessa nelle varie tappe a bordo di un Treruote rosso in giro per l’Italia al fine di fare prevenzione.
Simona Nasta, teca in vetro con test HIV usati, 25x20
False idee dell’HIV anni 80 (è una cosa da froci, basta un bacio, non potrai avere figli) | 2019
Rappresenta tutti i mezzi di prevenzione HIV disponibili ad oggi, il condom, il test e gli antiretrovirali e i loro vari usi (PREP TASP e PEP) rappresentati tutti con schizzi di colori tipici delle pillole HAART.
Collettivo Conigli Bianchi, tecniche miste in formato grafico stampati su bandiere, 80x60
Frammentazione Sanitaria | 2018
L’opera è ambivalente, il fiocco simbolo della lotta all’AIDS è tagliato perché si ambisce ormai ad una cura definitiva per cui non ci sarà più bisogno di questo simbolo, il secondo riguarda il taglio ai servizi per le persone che vivono con HIV a fronte dei tagli della spesa sanitaria generale.
Knet, acrilico su tela, 100x50
I Fantasmi dell’HIV | 2019
Marco usa un linguaggio tipico del graffiti Style in cui c’è una U=U ( Undetectable Untrasmittable, cioè che con le terapie il virus non rilevabile è anche non più trasmissibile ai partner ). Una U però è capovolta e vi sono dei fantasmi che rappresentano le paure inconsce che a volte vincono sulle verità scientifiche.
Marco Ciraldo, acrilico su tela, 50x40
Il Coniglio Pasticca | 2018
Il “Coniglietto Pasticca” è stato realizzato con l’impiego dei farmaci antiretrovirali. Il personaggio è la metafora della vita di chi ha contratto l’HIV. L’ immagine, infatti, può essere letta in modo ambivalente, intesa sia come salvezza sia come condanna. La pasticca sorride alla vita perché, se assunta quotidianamente, costituisce l’unico modo per arginare gli effetti nefasti del virus. Per altri versi, la qualità della vita stessa, ruotando intorno alla pasticca ed ai suoi effetti collaterali, subisce un peggioramento invocando altri sforzi da dedicare alla ricerca.
Knet (Progetto Collettivo Conigli Bianchi), foto su bandiera di plastica, 60x80
La Scelta | 2019
Abbiamo quasi sempre la possibilità di scegliere tra un rapporto protetto o contrarre delle malattie sessualmente trasmissibili, tra cui l’HIV. Il tutto avviene in una sorta di galassia indice che a volte anche il destino crea delle condizioni favorevoli o sfavorevoli.
Martina Raiola, acrilico e olio su tela, 50x35
L’Ombra HIV | 2019
L’ HIV è un’ombra che cala su ogni tipo di rapporto non protetto, non è possibile, infatti, identificare il sesso del/della Partner) e le condizioni indicano un rapporto improvvisato, HIV è qualcosa di alieno…ma l’alieno ha anche una forma condom per potersi proteggere.
Alfredo Santocchio, acrilico su compensato, 50x70
L’Unione degli Opposti
La foto invita a riflettere sullo stigma, il 1980 è un punto di partenza drammatico mentre il 2019 rappresenta la speranza. Oggi infatti grazie alla terapia farmacologica le persone sieropositive possono aspirare ad un’affettività senza compromettere lo stato di salute del partner negativo U=U.
Pierluigi Feliciano (Black Onix), foto, 20x30
Maternity Cure | 2019
L’artista affronta il tema della maternità immaginando un corpo a colori forti e vivi, salvato dagli antiretrovirali che consentono ad una donna positiva HIV gravidanza e allattamento. È però anche un corpo in cui gli antiretrovirali sono “incollati”, appesantito e allo stesso tempo decorato dagli stessi che lo percorrono dalla pancia al seno.
Alessandro Riccio, manichino con antiretrovirali