Cultura
Da ottobre a maggio, un calendario di eventi ad ingresso gratuito, presso il Chiaja Hotel de Charme di Napoli, con autori ed attori che testimonieranno con la propria voce l’urgenza improcrastinabile di una società migliore e più giusta.
Il Comitato Provinciale Arcigay Antinoo di Napoli esprime la sua piena soddisfazione per la grande sensibilità e l’apprezzabile attenzione con cui la Consigliera Delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, Prof.ssa Simona Marino, in occasione della presenza del Presidente della Repubblica a Napoli per commemorare le Quattro Giornate, ha inteso ricordare, con una nota ufficiale consegnata al Presidente, un fatto troppo spesso dimenticato dalla storia ufficiale: il protagonismo delle donne e dei femminielli nel processo di liberazione del popolo napoletano dall’odiosa oppressione nazifascista.
D’altronde, già nei racconti di Antonio Amoretti, eroe della liberazione e Presidente dell’ANPI, è possibile rintracciare chiara memoria di questa presenza. In diverse occasioni, Antonio Amoretti, memoria viva di quei giorni intensi e gloriosi, ha ricordato che omosessuali e femminielli hanno partecipato, insieme alle donne, il cui simbolo è la celebre eroina popolare Maddalena Cerasuolo, alle Quattro Giornate di Napoli e hanno combattuto sulle barricate per difendere l’intera popolazione e per difendere i propri cari dalle dure rappresaglie dell’oppressore.
La liberazione, dunque, che iniziò nel Sud Italia, a Napoli, e che inaugurò una stagione di coraggiosa rinascita civile delle coscienze del Paese, fu anche occasione di concreta collaborazione di tutti gli attori sociali, senza distinzioni e senza preconcetti, una stagione di coraggiosa rinascita civile a cui diedero un prezioso contributo di temerarietà, eroismo e sangue le donne, ora madri, ora spose, ora figlie e ora amanti, ma anche i femminielli e gli omosessuali, anche loro animati dallo stesso slancio e dallo stesso amore: lo slancio e l’amore di chi ama incondizionatamente la propria terra, il proprio uomo e la libertà.
Delegato cultura Arcigay Napoli
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«"Ormai non ti scappo": fu così che Manlio mi salutò a fine serata, qualche ora dopo che ci eravamo conosciuti. E anche se ero già cotto di lui, questa sua uscita non me l'aspettavo proprio. Nella mia testa frullava di tutto: e adesso che faccio, lo bacio?» Roma, giugno 1996, lo struscio del venerdì sera, piazza Ungheria. Camuffato all'interno di un'uscita di gruppo, c'è un appuntamento combinato. I due ragazzi si sorridono, si piacciono. Ma se a vent'anni la passione può esplodere facilmente, poi però passa con altrettanta rapidità: la storia tra Claudio e Manlio non sopravvive neanche all'estate. Eppure nell'istante in cui si dicono «restiamo amici» comincia a nascere tra loro qualcosa che li coglierà di sorpresa: l'amore di una vita. Dal primo appuntamento alle pause di riflessione, passando per le notti abbracciati, i tradimenti, la gelosia: potrebbe essere la storia di tanti altri ventenni, ma nel 1996 le giovani coppie omosessuali che vivono il loro rapporto alla luce del sole sono poche. «Non c'erano modelli da indicare ai nostri genitori per spiegargli: ecco, io sono come loro. Gli unici modelli di riferimento che avevamo eravamo noi stessi: bisognava convincere tutti che la nostra vita sentimentale sarebbe stata uguale a quella degli altri, e prima ancora dovevamo convincercene da soli.» E il cuore salta un battito è l'istantanea di quel momento magico, tra i venti e i trent'anni, in cui si vive in balìa delle emozioni ma, al tempo stesso, senza rendersene conto, si gettano le basi della propria vita. Parallele alla vicenda dei due protagonisti ci sono le esperienze sentimentali dei due più cari amici di Claudio: Susanna, rovinosamente sconfitta nel tentativo di preservare la verginità fino al matrimonio, e Alberto, convinto che l'avvento delle chat sarà la sua salvezza. Intorno a loro c'è la Roma degli anni Novanta, con i locali e le mode del momento, e gli sforzi del movimento lgbt italiano di uscire dall'ombra, culminati nel World Pride del 2000 e nel successo di Muccassassina. Il tutto immerso nella colonna sonora dei successi musicali dell'epoca. Con ironia e tenerezza, Claudio Rossi Marcelli alterna momenti divertenti e personaggi grotteschi a passaggi di riflessione e grande profondità. E mentre in Italia divampa il dibattito sull'omofobia, il matrimonio gay e l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso, questo libro riporta la questione all'origine: le persone sono persone e quando ci si innamora ci si innamora. Le dinamiche e le emozioni in gioco sono le stesse. Claudio Rossi Marcelli, che ha sposato Manlio e ha creato con lui una numerosa famiglia, trasforma la semplicità dei primi baci, dei tira e molla, o dell'estenuante attesa di una telefonata in uno strumento per riflettere su grandi temi sociali. E per far rivivere al lettore i propri anni spensierati attraverso il racconto dei due giovani protagonisti.
• Claudio Rossi Marcelli, giornalista, ha collaborato con varie testate per adolescenti occupandosi di musica, cinema, tecnologia. Dal 2003 fa parte della redazione del settimanale «Internazionale» dove, fra l'altro, scrive le rubriche «Le regole» e «Dear Daddy», e nel 2011 ha pubblicato il libro autobiografico Hello daddy!. Vive a Copenaghen con il marito e i loro tre figli.
Leggi il primo capitolo su http://
Ingresso Libero.
BARCOLLANDO BARCOLLANDO CON…
Dalla canzone mi sento pensata
Insight di musica leggera e poesia
di
Gabriella Maglietta
- aperitivo con l'autore al Barcollo Lounge Bar -
Vico Satriano 8Bis
Martedì 16 giugno 2015
h19.30
Claudio Finelli
presenta
Dalla canzone mi sento pensata di Gabriella Maglietta
La raccolta di Gabriella Maglietta si compone di alcune poesie e pensieri, alternati da frammenti di canzoni di autori vari, anch’essi raccolti tra quelli che la memoria della scrittrice, nella stessa breve stagione, lasciava spontaneamente emergere.
Scrive Gabriella Maglietta: “A un’analisi onesta scopro che in quel frammento canoro si cela una parola chiave che dà voce alle mie emozioni, forma cosciente di una consapevolezza di là da venire o temporaneamente rimossa. E come una foto, che ritraendo un papavero immerso in un campo di spighe, esalta un certo sentire, ma se invece lo ritrae sul ciglio di una carreggiata, ne esalta tutt’altro, faccio perno sulle mie poesie per lanciare lo sguardo di là da esse nei campi canori che le si affiancano occasionalmente, ma non casualmente, svelandone l’origine comune”
Ingresso Libero.
In collaborazione con Arcigay Napoli e Arcigay Campania